Restituzione tasse, 4 mesi di proroga

Proroga di 120 giorni per l’esecuzione di tutta la procedura prevista, Biondi e Lolli: “Buona notizia, ma non è la soluzione definitiva”.
La buona notizia è giunta dalla commissaria alla ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli, a margine della visita del premier Gentiloni a Muccia: l’esecuzione della procedura di riscossione delle tasse sospese dopo il sisma è sospesa per 120 giorni. Tempo utile, come richiesto nel summit in Regione da politica e associazioni di categoria, per trovare una soluzione politica, mentre è ancora in campo il ricorso al Tar. La notizia è giunta a pochi giorni dalla manifestazione di protesta organizzata per lunedì 16.
Restituzione tasse, Biondi e Lolli: «Buona notizia. Ma non è la soluzione definitiva».
«Si tratta di una buona notizia, consapevoli che, comunque, non sia la soluzione al problema. Siamo certi che questa disposizione sia frutto della mobilitazione, politica e civica che in questi giorni sta montando in città e nel cratere e di cui è stato informato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella». Questo il commento del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e del vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, alla notizia della firma del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, del decreto che autorizza la proroga di 120 giorni per l’esecuzione di tutta la procedura prevista in capo al commissario straordinario per il recupero delle imposte sospese a seguito del sisma del 2009. «Il Governo ha rilevato la fondatezza delle istanze che arrivano da un territorio già colpito duramente dal sisma di 9 anni fa e gliene va dato atto – aggiungono sindaco e vice presidente – La partita è ancora tutta da giocare: attendiamo il giudizio del Tar e le risposte alla missiva inviata al commissario europeo Margrethe Vestager. Gli sgravi fiscali non sono aiuto di Stato, questa terra non merita un terremoto fiscale: un concetto che ribadiremo con forza nella manifestazione di lunedì a cui invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare».
«Va bene la proroga – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari – ma i problemi vanno affrontati alla radice ed in maniera definitiva. Si rimpallano irresponsabilmente al prossimo governo decisioni nodali sul destino della città e del suo tessuto produttivo che rischiano di subire un ulteriore terremoto fiscale. La partita è ancora tutta da negoziare e per questo la mobilitazione di lunedì 16 aprile, politica e civica, diventa ancora più importante. La voce del cratere deve arrivare forte sia a Roma che a Bruxelles».
Pezzopane: «Una vera boccata d’ossigeno». Quagliariello: «La manifestazione di lunedì diventa ancora più importante». D’Eramo: «Continueremo la battaglia». M5S: «Proroga beffa»
«Una vera boccata d’ossigeno – commenta la deputata Pd Stefania Pezzopane. «È un primo importante risultato di questa mobilitazione forte ed unitaria che ci vedrà il 16 a L’Aquila. La proroga permette alle aziende di predisporre eventualmente con maggiore approfondimento la documentazione, ma soprattutto consente alla politica di fare giusti passi per la soluzione definitiva del problema. Ora governo e Parlamento hanno il tempo di costruire nuove soluzioni al problema del recupero delle imposte 2010 con una nuova trattativa con l’Europa. Ringrazio Paolo Gentiloni e Paola De Micheli per questo primo segnale, hanno ascoltato il grido di dolore di un intero territorio. Noi lavoriamo però per la soluzione definitiva che va rapidamente decisa».
«La proroga di 120 giorni rispetto alla questione delle agevolazioni fiscali per il terremoto dell’Aquila 2009, incredibilmente contestate come aiuti di Stato dall’Unione europea che ora ne pretenderebbe il recupero, – scrive dal deputato del centrodestra Gaetano Quagliariello – avrà davvero un significato importante se questo tempo verrà impiegato fino in fondo dalle istituzioni per risolvere il problema alla radice. Questi 120 giorni dovranno essere utilizzati in sede europea per negoziare con determinazione a fronte di una decisione che ha del surreale, e in sede nazionale per portare avanti ogni iniziativa che possa neutralizzare o quasi l’enorme danno, innanzi tutto applicando la soglia di irrilevanza dell’aiuto, il cosiddetto de minimis, secondo i parametri del Temporary Framework. Per questo, lungi dal perdere di urgenza e attualità, la manifestazione di lunedì all’Aquila diventa ancora più importante e dovrà trasmettere in termini di mobilitazione un segnale che sarà difficile a Roma e a Bruxelles ignorare e dimenticare».
«Anche se molto importante, – sottolinea il deputato della Lega Luigi D’Eramo – la proroga è solo un primo parziale risultato. Non va abbassata la guardia: questi quattro mesi vanno utilizzati per risolvere il problema in maniera definitiva. Continueremo, in accordo con le altre forze politiche a cui stanno a cuore le sorti dell’Aquila e del Cratere, a portare avanti la battaglia per cancellare questo assurdo e iniquo balzello. Ecco perché diventa ancora più importante la manifestazione di lunedì prossimo, a cui la Lega chiama a raccolta l’intera cittadinanza. La voce dell’Aquila deve levarsi alta e inequivocabile affinché a Roma e in Europa arrivi un messaggio chiaro: il territorio non può essere ulteriormente penalizzato nel momento in cui, con grande difficoltà, tenta di rialzarsi dopo il dramma del sisma».
«Dubitiamo fortemente – scrivono invece i rappresentanti del M5S in Parlamento – che la scelta di Gentiloni di prorogare di 120 giorni il recupero delle Imposte, per il terremoto dell’Aquila del 2009, riuscirà a risolvere una questione che si protrae da anni. L’azione potrebbe sembrare più una mossa strategica con il solo scopo di rimandare ogni decisione al futuro Governo che dovrebbe insediarsi in questo periodo. Centrodestra e centrosinistra stanno concentrando le loro forze esclusivamente sulla partecipazione alla manifestazione del 16 aprile: una parata dal sapor di ipocrisia, che vede come attori principali proprio coloro che hanno causato il problema. Il M5S è, e sarà, al fianco di tutti i cittadini colpiti da questa vergogna amministrativa, ma sappiamo bene che per risolvere queste problematiche non serve farsi vedere per strada, ma occorre lavorare all’interno dei palazzi, affinché si producano atti di Governo che facciano luce sulle responsabilità e allo stesso tempo siano risolutivi. I Senatori abruzzesi del M5S hanno già presentato un’interpellanza agli organi competenti e continueranno in questa battaglia di verità e giustizia dentro e fuori dal Palazzo”.