Turismo aree interne, basta campanili

13 aprile 2018 | 09:06
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Turismo aree interne, basta campanili

Incontro a San Demetrio ne’ Vestini, sindaci e Dmc si confrontano sulla ricetta per il rilancio del turismo nelle aree interne: superare i campanili e mettere i fondi a sistema.

Sindaci e Dmc si confrontano sulla ricetta per il rilancio del turismo nelle aree interne: emerge la disponibilità a superare i campanili e fare sistema per un’offerta turistica di livello spalmata su tutto il territorio.

Turismo, sindaci pronti a collaborare.

Presenti all’incontro a San Demetrio, il “padrone di casa”, il sindaco Silvano Cappelli, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il sindaco di Fagnano Alto e presidente della Comunità del Parco regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore, il sindaco di Fossa, Fabrizio Boccabella, il sindaco di Villa Sant’Angelo, Domenico Nardis, Massimiliano Bartolotti, presidente della Dmc Abruzzo Qualità e Andrea Ruggeri, consulente turistico per San Demetrio e la stessa Dmc. Presenti anche altri amministratori del territorio.

Dall’incontro sono emerse le criticità dovute anche al momento storico e alla mancanza di collaborazione tra le amministrazioni del territorio. Allo stesso tempo, però, è emersa la volontà dei sindaci e degli operatori di fare sistema e superare i campanili. «Da una parte la politica, dall’altra il mondo delle imprese, è ormai comune la volontà di fare rete» ha spiegato Andrea Ruggeri ai microfoni del Capoluogo.it. «Occorre costruire un prodotto turistico che sia ampio e veda coinvolto tutto il territorio, un prodotto esperienzale che comprenda sia il periodo estivo che quello invernale». A fianco a tutto questo, una rete di strutture ricettive e associazioni che realizzino l’offerta che abbracci tutto il territorio interno.

Il nodo dei fondi: serve un miglior utilizzo delle risorse.

«I fondi giunti grazie ai vari finanziamenti – aggiunge Ruggeri – sono stati utilizzati a volte bene e a volte meno bene; adesso sicuramente c’è l’intento di metterli a sistema su qualcosa che sia davvero migliorativo e possa far crescere la proposta al turista complessiva. Inoltre si comincia a ragionare sui fondi post sisma che possono rappresentare un’opportunità concreta anche per il turismo».