ASL, indennità e straordinari non retribuiti

A denunciarlo la FP CGIL della Provincia dell’Aquila.
Risulta infatti che con disposizione della Direzione Generale è stato comunicato che a decorrere dal mese corrente non verranno più corrisposti i trattamenti accessori relativi all’anno 2017 .
Tale nota arriva dopo le ripetute rassicurazioni sul contenimento della risorse per il lavoro straordinario che, a detta dell’amministrazione, era in netto calo.
La scrivente FP CGIL, nei mesi scorsi, aveva già provveduto ad inoltrare una nota di sollecito con cui veniva diffidata la ASL al pagamento del trattamento accessorio relativo all’annualità 2016.
Pertanto sono ormai ben 2 anni che ai lavoratori non viene remunerato quanto dovuto per il lavoro svolto.
«Siamo di nuovo alla beffa, mentre vengono richiesti sempre più sacrifici in termini di lavoro e condizioni allo stremo, inesorabilmente vi è una contrazione salariale» sostiene la FP CGIL.
«Avevamo già chiesto nei vari incontri di contrattazione aveva ripetutamente chiesto alla ASL, per la corresponsione di quanto dovuto alle maestranze, di attingere per gli anni pregressi al bilancio dell’ente e nello specifico al fondo contenzioso. Contestualmente avevamo chiesto un monitoraggio sull’andamento dello straordinario nei vari reparti e la certificazione dello straordinario svolto a partire dall’anno 2017.»
«Di fatto ai lavoratori viene chiesto sempre più sacrificio al quale non corrisponde la giusta remunerazione, con condizioni di lavoro massacranti e un ricorso continuo a prestazioni di lavoro straordinario. Tali prestazioni infatti vengono utilizzate all’interno della programmazione del turno al fine di coprire le carenze di personale.»
«È chiaro a tutti che quanto si sta generando è certamente imputabile ad una cronica carenza di personale ed all’utilizzo improprio del lavoro straordinario con ulteriore conseguenza relativa alla continua violazione delle norme sui riposi obbligatori per i lavoratori, il concreto rischio di demansionamento per il personale che deve garantire diverse attività anche non proprie della categoria di appartenenza, ed in ultimo, addirittura, il mancato pagamento delle prestazioni eseguite.» prosegue la FP CGIL che conclude:
«in assenza di azioni concrete volte alla risoluzione delle enormi problematiche comunicano, sin da ora, che attiverà ogni forma di protesta ed ogni iniziativa di lotta a difesa del diritto al lavoro ed alla giusta retribuzione del personale, attivando, se necessario, anche i ricorsi al Giudice del Lavoro.»