Aeroporto d’Abruzzo, Paolini nuovo Presidente

30 aprile 2018 | 14:29
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Aeroporto d’Abruzzo, Paolini nuovo Presidente

Enrico Paolini è stato nominato Presidente dell’aeroporto d’Abruzzo. Succede all’uscente Nicola Mattoscio. Critico sulla nomina il consigliere Mauro Febbo.

Lo rende noto Saga che specifica che la nomina è stata approvata all’unanimità nel corso dell’assemblea dei soci convocata presso l’aeroporto d’Abruzzo e presieduta dal presidente uscente Nicola Mattoscio.

Nel ruolo di Presidente subentra nell’avvicendamento Enrico Paolini, originario dell’Aquila.

Paolini ha rivestito ruoli apicali nell’amministrazione pubblica essendo stato vice presidente della giunta regionale Del Turco ed assessore al Turismo.

Nicola Mattoscio, presidente della società di gestione dello scalo pescarese da gennaio 2015 a maggio 2018, lascia le redini dell’aeroporto d’Abruzzo dopo tre anni di mandato.

L’Assemblea degli Azionisti ha espresso unanime apprezzamento per il lavoro svolto dagli amministratori alla guida della società e ha ribadito l’intenzione di assicurare il proprio sostegno ai piani di rilancio dello scalo finalizzati principalmente alla realizzazione di maggiori efficienze produttive e strutturali, come previsto dal Master Plan per i lavori di ammodernamento dell’aerostazione.

Sono stati previsti investimenti importanti per lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali (allungamento della pista di volo), migliorare ulteriormente l’accessibilità dello scalo realizzando una fermata ferroviaria e un tunnel che condurrà dalla fermata all’aeroporto, accrescere e sviluppare i diversi servizi offerti agli utenti aeroportuali garantendo al contempo più elevati standard di sicurezza e qualità.

L’Assemblea degli Azionisti oltre al Presidente Paolini, ha nominato con mandato fino all’Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31-12-2020 , i 4 restanti membri del nuovo Consiglio di Amministrazione:

  • Antonella Bosco
  • Evelina D’Avolio
  • Emilio Schirato
  • Stefano Menozzi

«Alla Saga va in scena un’operazione squisitamente politica con la quale vengono assegnate poltrone seguendo una logica da Prima Repubblica inserendo veri e propri funzionari di partito».

Questo il commento del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: «D’Alfonso ha bloccato di fatto la crescita dell’ente più strategico della Regione Abruzzo, ha gestito la SAGA come fosse un circolo privato per amici del Partito Democratico dove in quattro anni si sono succedute ben tre consigli d’amministrazioni con varie nomine e dimissioni senza mai pianificare e programmare una vera e propria operazione di sviluppo e di rilancio dello scalo aeroportuale regionale. D’Alfonso – ricorda Febbo – all’inizio della sua legislatura, nel gennaio 2015, aveva lanciato per la SAGA un Consiglio d’Amministrazione tecnico e di alto profilo con Mattoscio Presidente ed invece abbiamo assistito lentamente a una vera e propria fuga dei suoi componenti con numerose dimissioni come ad esempio quella dell’imprenditore Valentino Sciotti, del vice presidente Antonello Ricci e del comandante ex pilota Emidio Isidoro. Oggi è in atto un vero e proprio ritorno al passato con la nomina a presidente di un riconoscibile funzionari di partito come Enrico Paolini, ex vice presidente e assessore al turismo della giunta Del Turco, e Antonella Bosco ex presidente della commissione sanità sempre della giunta regionale Del Turco decaduta per inchieste giudiziari e clamorosi arresti.»

«D’Alfonso cerca di far passare Paolini come scelta di alto profilo quando altro non è che una figura di partito provenienti dalla vecchia sinistra, con zero competenze nel settore turistico e aeroportuale. Storiche figure di partito ben riconoscibili come lo sono la Pezzopane,  Aimola o Verticelli. Quindi nessuna rivoluzione alla SAGA, nessun rilancio, nessuna strategia ma solo una infornata di uomini di fiducia riconducibili alla logica partitica che non hanno nessuna esperienza di turismo. Ricordo come Paolini, da assessore regionale, era semplicemente coordinatore degli assessori regionali al turismo visto che in quel periodo l’Abruzzo era stata scelta per ricoprire quel ruolo. Come del resto altre Regioni rivestivano a rotazione il ruolo di coordinamento per altre deleghe.»

«La verità è ben diversa da quella che ci vuol far credere il Presidente D’Alfonso. Dopo quattro anni di centrosinistra – conclude Febbo –   per l’aeroporto d’Abruzzo siamo tornati alle nomine partitiche mentre lo scalo aeroportuale più importante d’Abruzzo è ancora privo di una strategia vera e credibile di rilancio e di sviluppo. D’altronde dovremmo ricordare questo governo regionale anche per aver privato una Regione come l’Abruzzo di un assessorato strategico e importante come quello alle Politiche del turismo.»