Teramo, tutti i candidati sindaco

Le forze di centrodestra e centrosinistra divise alle amministrative di Teramo: il centrodestra sceglie Morra, ma le civiche corrono da sole con Mauro Di Dalmazio, mentre nel centrosinistra il Pd sceglie Gianguido D’Alberto e Cavallari corre da solo (Civica Bella Teramo).
Le forze di centrodestra e centrosinistra divise alle amministrative di Teramo: il centrodestra sceglie Morra, ma le civiche corrono da sole con Mauro Di Dalmazio, mentre nel centrosinistra il Pd sceglie Gianguido D’Alberto e Cavallari corre da solo (Civica Bella Teramo). Completano il quadro delle candidature Cristiano Rocchetti per il Movimento 5 Stelle, Alberto Covelli (Popolari per Teramo e Abruzzo Insieme), Paola Cardelli (Sinistra per Teramo) e Simona Lupi (Popolo della Famiglia).
Teramo, la Lega converge su Morra. Le civiche a sostegno di Di Dalmazio.
Dopo la proposta dell’avvocato Del Paggio, avanzata dalla Lega ma accettata dal diretto interessato solo in caso di ampia condivisione, che non si è registrata, la Lega aggiusta il tiro e converge su Morra: «Una decisione ponderata – spiega l’onorevole Giuseppe Bellachioma, segretario regionale del partito in Abruzzo – figlia di un lungo dibattito che ho preteso e ottenuto fosse portato al tavolo nazionale affinché ci fosse la garanzia di un impegno concreto a livello ultraregionale per il capoluogo teramano. […] L’obiettivo è portare a Teramo la rivoluzione del buon senso assumendo la posizione di controllori e garanti di un programma di ampio respiro con la concretezza che contraddistingue la linea politica leghista».
Nonostante lo sforzo della Lega, però, il centrodestra dovrà fare a meno dell’apporto delle liste civiche, che hanno deciso di supportare la candidatura di Mauro Di Dalmazio. «Alle regionali – sottolinea Gianluca Zelli di Azione Politica ai microfoni del Capoluogo.it – dovremo trovare un’unione reale del centrodestra, perchè su Teramo si è creata una unione “chimica”. Con veti e controveti alla fine ha deciso Roma e l’Abruzzo non è stato in grado di indicare un candidato condiviso. Per questo correremo soli con il nostro candidato che è Di Dalmazio».
Il centrosinistra diviso tra D’Alberto e Cavallari.
Senza il tempo di primarie “ordinarie”, il Partito Democratico si è affidato a consultazioni interne allo stesso partito per scegliere il candidato “ufficiale”: Gianguido D’Alberto. Da qui la scelta di Giovanni Cavallari di correre da solo, appoggiato da forze civiche e magari qualche scontento del Pd: «Meno del 50% degli aventi diritto – sottolinea Cavallari – si è recato a votare e, fra questi, il 60% circa ha preferito seguire una strada diversa dalla mia. Però, tra gli iscritti di questo partito, ce ne sono almeno 101 che avrebbero voluto me come Sindaco. A loro mi rivolgo, per ringraziarli di aver avuto il coraggio di andare liberamente contro corrente. A loro mi rivolgo – e non solo – per ribadire che la mia porta è aperta e sono pronto ad accogliere tutti quelli che vorranno condividere il mio progetto, per governare la Città con il rigore e la sobrietà che riporteranno la nostra Bella Teramo al centro della provincia».
Le altre candidature.
Gli altri candidati alle amministrative di Teramo sono Cristiano Rocchetti per il Movimento 5 Stelle, Alberto Covelli (Popolari per Teramo e Abruzzo Insieme), Paola Cardelli (Sinistra per Teramo) e Simona Lupi (Popolo della Famiglia).