Tribunale, i penalisti incrociano le braccia

2 maggio 2018 | 10:08
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Tribunale, i penalisti incrociano le braccia

Oggi e domani sciopero degli avvocati penalisti che protestano per la Riforma penitenziaria azzoppata.

«Contro il mancato inserimento dei decreti legislativi attuativi della Riforma Penitenziaria nei lavori delle Commissioni speciali parlamentari i Penalisti si asterranno nei giorni 2 e 3 maggio. È, infatti, una scelta irresponsabile quella di fingere che non vi siano ragioni di urgenza, di umanità e civiltà per dare il via libera definitivo all’elaborato frutto del lavoro svolto nel corso della scorsa legislatura dagli Stati Generali dell’esecuzione penale che hanno visto partecipare l’Accademia, l’Avvocatura e la Magistratura». Così il Direttivo della Camera Penale di L’Aquila, che in una nota spiega le ragioni dello sciopero.

Sciopero in Tribunale, le motivazioni dello sciopero.

Secondo gli stessi penalisti, «lungi dall’essere una “svuota carceri” o una “salva ladri”, la Riforma finalmente tornerebbe – seppur timidamente – a porre la giurisdizione al centro del percorso esecutivo evitando che la concessione di benefici e misure alternative possa essere regolata esclusivamente da automatismi che per loro natura escludono qualsiasi valutazione sul cammino rieducativo compiuto dai condannati. Purtroppo le sirene elettorali i cui canti continuano a distrarre anche dopo le votazioni impediscono che venga compiuto un piccolo ma significativo passo verso la riaffermazione dello Stato di Diritto e la compiuta attuazione della Costituzione. Per questo, ancora una volta e non certo per ragioni “sindacali”, la due giorni di protesta culminerà in una manifestazione organizzata per giovedì 3 maggio a Roma presso la Residenza di Ripetta».