Casa di Riposo di Barisciano, i nonni artigiani

Le mani per allenare la mente. Questo l’obiettivo del progetto ideato dall’associazione Donne di Barisciano con la collaborazione di Confartigianato, Comune e Progetto Persona, cooperativa che gestisce i servizi della casa di riposo Giulio Natali.
Si chiama Artigianal-Mente il progetto ideato dall’associazione Donne di Barisciano con la collaborazione di Confartigianato, Comune e Progetto Persona, cooperativa che gestisce i servizi della casa di riposo Giulio Natali.
“Il progetto ha lo scopo di mantenere allenati mente e mani” – spiega la direttrice Maria Pia Soi. “Abbiamo allestito un piccolo laboratorio artigianale dove i nostri nonni danno vita a lavoretti meravigliosi. Hanno perso la memoria recente, ma mantengono intatta quella antica: con ferri e uncinetti alla mano si trasformano e danno spazio alla loro creatività”.
Il progetto Artigianal-Mente è operativo dal primo di aprile ed è supportato da tre ragazze del servizio civile del comune di Barisciano, nonché membri del direttivo dell’associazione Donne, che si affiancano al personale ordinario.

Alessia Di Nardo, fisioterapista, Giorgia Di Nardo, infermiera professionale, Federica Aloisio, psicologa. “Sono tre professionalità differenti che si completano tra di loro, offrendo ai nostri ospiti un servizio di qualità” – aggiunge la direttrice Soi.
Tanti sono i progetti realizzati per incentivare le attività motorie. “Tra quelli recenti l’adozione di un vaso nel nostro giardino già tutto fiorito”.
Tanti racconti si leggono negli sguardi di uomini e donne che hanno scritto le pagine del nostro Abruzzo. Oggi convivono in una struttura immersa nel verde di un grande parco nel centro di Barisciano.
Il profumo della cucina si diffonde tra il refettorio e la scalinata. Oggi Giuliana, Santina, Assunta e Mariagrazia, le addette alla cucina, hanno preparato la trippa.
Scendendo verso la lavanderia un profumo di ammorbidente pervade gli ambienti. Silvia lava a mano i capi più delicati, mentre affida alle grandi macchine quelli più resistenti. Poi li piega e li ordina negli spazi suddivisi per nome negli armadi. Ogni ospite trova ben distinte le proprie cose, pulite e stirate con cura da Silvia.
Rapporto umano forte tra assistiti ed ospiti
Durante la visita incontro alcune signore, intente a terminare la toletta nelle loro stanze. Quante storie sono passate tra le righe di quei volti! Quanto sono profondi quegli sguardi e quanta serenità infondono quei sorrisi materni.
Tante storie, tante sofferenze e tanta solitudine si incontrano tra queste stanze, ma i 34 residenti della casa di riposo ‘Natali’ hanno trovato una nuova famiglia nei 20 dipendenti che li accudiscono, che si prendono cura di loro, tanto da farli diventare longevi. Adelina di Poggio Picenze se n’è andata pochi giorni fa a 103 anni, dopo 30 anni nella casa. Più di 8 ospiti hanno superato i 96 anni.
Fondata nel 1975, la casa di riposo fu voluta dall’allora sindaco di Barisciano, che la intitolò al professor Giulio Natali, padre di Lorenzo.
L’amministrazione comunale la difende come un fiore all’occhiello e la nuova direttriceMaria Pia Soi ha dato una marcia in più alla struttura. «Ho trovato un ambiente sereno – spiega al Capoluogo Maria Pia Soi – ed io cerco di infondere serenità sia agli ospiti che al personale. Tengo molto all’igiene ed alla pulizia. Organizziamo tante feste e tante iniziative per cercare di tenere occupati i nostri ospiti.
Ho conosciuto tante storie nella casa di riposo, in cui molte persone hanno cercato riparo ed affetto in questi anni – ha concluso la direttrice Soi -. Qui sono nate tante amicizie e storie d’amore».
