La Perdonanza ricomincia da comunità e identità

Perdonanza 2018: sì alla festa, ma forte caratterizzazione spirituale e identitaria. Presentati i membri del Comitato.
Conferenza stampa questa mattina a Palazzo Fibbioni per presentare i membri dell’area scientifica-religiosa-Unesco del Comitato Perdonanza 2018, alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi e dell’assessore Sabrina Di Cosimo, del direttore artistico Leonardo De Amicis e del responsabile dell’area tecnica-operativa, Mario Corridore. Fanno parte del comitato, don Artur Sidor e don Carmelo Pagano Le Rose per la Curia, gli storici Francesco Zimei e Walter Cavalieri, Floro Panti per il Movimento Celestiniano e il giornalista che ha curato il dossier per la candidatura della Perdonanza a patrimonio immateriale dell’Unesco, Massimo Alesii.
Biondi: «La Perdonanza riaffermi il suo valore di unicità».
Sì alla festa, ma con una forte e chiara struttura spirituale che risalti il valore comunitario e identitario della Perdonanza. Questo il senso dell’intervento del sindaco Biondi, nell’ambito della presentazione dei membri del Comitato. Il sindaco ha inteso avviare un «percorso triennale che parte quest’anno» per ridare la giusta connotazione comunitaria all’evento. «L’Aquila ha bisogno anche di divertirsi, ma ha altrettanto bisogno di una Festa del Perdono gioiosa e sobria, non di un evento carnascialesco, anche perché non ci piacciono i carnevali, visto quello che è successo di recente»
Di Cosimo: «Le celebrazioni inizieranno il 16».
Spazio temporale e geografico ampliato per l’edizione 2018 della Perdonanza. Come sottolineato dall’assessore Di Cosimo, le celebrazioni inizieranno il 16, fino al 29 agosto. Anche il percorso della Fiaccola del Perdono sarà ampliata ad altri Comuni. «Abbiamo lavorato per 3 mesi nel silenzio più assoluto per garantire eventi di grande qualità per la Perdonanza». Per quanto riguarda gli eventi, parola al direttore artistico Leonardo De Amicis, il quale ha presentato il concerto del 19 a Collemaggio; protagonista sarà Angelo Branduardi. Per il calendario si dovrà ancora attendere il dettaglio e la previsione di spesa.
Ricerca storia e senso di comunità, la nuova Perdonanza.
È stato poi lo storico Francesco Zimei a sottolineare il cambio di rotta per quanto riguarda l’organizzazione e lo spirito della manifestazione: «Le nostre tradizioni sono l’anima dell’Aquila, che deve molto alla Perdonanza. Restituire centralità alla Perdonanza significa rimettere al centro l’identità cittadina, proseguendo un percorso che ha fatto grande L’Aquila, la cui memoria storica nel recente passato è stata annacquata, per questo è vitale la riscoperta identitaria».
«Nel corteo portiamo i panni dei nostri avi». Con queste parole prese in prestito dai partecipanti al corteo storico, il giornalista Alesii ha dato il senso del nuovo corso, in cui è inserita anche la candidatura della Perdonanza a patrimonio immateriale dell’Unesco, con il dossier giunto sui tavoli di Parigi e pronto per essere inviato a 350 Paesi.
In chiusura, don Carmelo Pagano Le Rose ha sottolineato l’importanza del ritorno dell’evento nella Basilica di Collemaggio, dopo il restauro ultimato a dicembre: «Il ritorno a Collemaggio ci facilita dal punto di vista spirituale; la comunità si ritroverà per attingere ai suoi tesori da prendere nella Redenzione. Non escludiamo la festa, ma dev’essere una festa che parte dallo spirito».