Sezione 41, scatta la querela per falso

11 maggio 2018 | 09:56
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Sezione 41, scatta la querela per falso

Potrebbe slittare la decisione del Tar sull’anatra zoppa aquilana: presentato un atto di citazione di querela per falso per i circa 400 voti spariti dalla sezione 41.

A pochi giorni dall’udienza presso il Tribunale Amministrativo Regionale che avrebbe dovuto decidere su eventuale anatra zoppa a L’Aquila, scatta l’atto di citazione civile di querela di falso per i voti erroneamente non conteggiati alla sezione 41. I giudici del Tar dovranno tenerne conto.

Querela per falso per i voti “scomparsi” alla sezione 41, si allontana lo spauracchio anatra zoppa.

Potrebbe slittare la decisione del Tar sull’anatra zoppa aquilana; come già illustrato dal Capoluogo.it, infatti, l’atto di citazione mira a ristabilire le esatte proporzioni sul riconteggio effettuato dalla Prefettura, che attribuiva al centrosinistra voti in più, utili a un eventuale ribaltone. Dalla sezione 41, infatti erano “spariti” circa 400 voti, che avevano abbassato notevolmente la soglia per l’anatra zoppa. Passati i 60 giorni utili per il ricorso ordinario, i ricorrenti per l’attuale amministrazione – assistiti dagli avvocati Livio Proietti e Roberto Colagrande – hanno optato per l’atto di citazione civile di querela per falso, per ristabilire gli esatti termini di confronto con il riconteggio.

A questo punto, i giudici del Tar dovranno tenere conto dell’atto di citazione, rimandando eventualmente ogni valutazione all’esito della causa civile per quello che l’assessore Luigi D’Eramo, eletto in Senato per la Lega Abruzzo, aveva definito un tentativo di «golpe giudiziario che rischia di ribaltare la volontà degli elettori aquilani che, il 25 giugno scorso, in maniera netta e inequivocabile, hanno affidato il governo della città alla coalizione di centrodestra». Un rischio che si allontanerebbe se l’atto di citazione promosso andrà a buon fine. Se dovessero rientrare in gioco i 400 voti spariti dalla sezione 41, infatti, la soglia per l’anatra zoppa sarebbe di fatto irraggiungibile. Non è escluso, però, che ci possano comunque essere dei piccoli aggiustamenti in seno al Consiglio comunale.