Finanza, il giuramento dell’89° corso Zanzur II

14 maggio 2018 | 10:37
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Finanza, il giuramento dell’89° corso Zanzur II

Hanno giurato i 630 allievi ispettori dell’89° corso Zanzur II della Guardia di Finanza.

Anche il sole, dopo la pioggia e l’uggiosità dei giorni precedenti, ha voluto salutare il giuramento dei 630 allievi ispettori dell’89° corso Zanzur II. La toccante cerimonia militare, che segna il primo importante traguardo dei giovani frequentatori del corso per Ispettori, arruolati lo scorso 23 novembre, si è tenuta, tra emozione e attesa, invece che nella solita piazza d’Armi, nel campo di atletica il cui verde rispecchiava in parte i colori del Corpo, quello delle montagne circostanti e la speranza dei giovani giurandi nella vita e nelle Fiamme Gialle.

Finanza, il giuramento degli allievi ispettori del corso Zanzur II

Il giuramento è un atto sacramentale verso se stessi, indissolubilmente legato a quei valori di fedeltà, lealtà e dignità che costituiscono l’essenza di un patrimonio etico che ogni militare onora e custodisce e che dovrà essere sempre la guida nel combattere ogni forma di corruzione. La manifestazione, si è tenuta alla presenza del Comandante Generale del Corpo, Generale Giorgio Toschi e del Comandante in Seconda, Gen. Filippo Ritondale. Quell’urlo all’unisono “lo giuro” gridato dagli allievi ispettori è stato, insieme ad altri, uno dei momenti più fortemente partecipati, seguito dall’emozionante Inno di Mameli. Particolarmente incisivo il discorso del Comandante della scuola, Generale Guianluigi Miglioli che, prima di pronunciare la solenne formula di giuramento, rivolto ai neo ispettori ha ricordato il mai sopito spirito di appartenenza al Corpo sostenendo che la Nazione ha riposto in loro ampie aspettative e si aspetta che espletino i loro doveri con onestà e rispetto della popolazione. Dello stesso rilevante tenore il discorso del Comandante generale  del Corpo, Generale Giorgio Toschi, che ha evidenziato come la Guardia di Finanza stia puntando “sullo sviluppo del capitale umano e investendo le migliori energie e consistenti risorse sulla formazione del personale. Siamo, infatti,  perfettamente  convinti che l’accrescimento culturale e l’aggiornamento professionale rappresentano fattori indispensabili per il corretto svolgimento dei compiti istituzionali e per fornire risposte tempestive e coerenti anche rispetto ai processi di modernizzazione in atto  nel paese. I militari costituiscono una delle migliori risorse della Nazione e debbano essere sempre all’altezza del non semplice impegno di fedeltà ed onore assunto nei confronti della Repubblica. Ancor di più lo  sono gli appartenenti alla Fiamme Gialle proprio per il loro delicato ruolo di salvaguardia dei principi dell’equità fiscale con una ferma e costante lotta a tutti i reati di natura economica finanziaria. Tante le autorità  intervenute, tra gli altri: il  presidente del Consiglio regionale, Giuseppe di Pangrazio, l’arcivescovo emerito dell’Aquila sua eccellenza  Monsignor Giuseppe Petrocchi, il cappellano militare, don Claudio Recchiuti, il neo sacerdote aquilano don Federico Palmerini, la sorella Ianni ed una sua consorella, infermiere volontarie della Croce Rossa, il direttore della ASL, dott. Rinaldo Tordera, il Tenente Colonnello Comandante provinciale Carabinieri dell’Aquila, Antonio Servedio; il prefetto dell’Aquila dott. Giuseppe Linardi, il vice Sindaco dell’Aquila, Quintino Liris.

Doveroso rivolgere un grandissimo in bocca al lupo ai neo vice espettori che, forti della loro giovane età e della formazione ricevuta, diffonderanno e difenderanno al meglio la cultura della legalità in un positivo clima di collaborazione tra le varie Istituzione del Paese.