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Parcheggi San Salvatore, qualcosa si muove

16 maggio 2018 | 09:28
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Parcheggi San Salvatore, qualcosa si muove

Per il potenziamento dei posti auto per L’Aquila occorrono dieci milioni di euro e sembrerebbe che la richiesta, per partire con il progetto parcheggi, sia stata effettuata una ventina di giorni fa.

L’urgenza sempre attuale rimane quella dei parcheggi sottratti agli utenti dell’ospedale dalla massiccia presenza di strutture e servizi circostanti. Come documentato dal Capoluogo in più occasioni, numerose sono le denunce di sosta selvaggia nell’area circostante il presidio ospedaliero, dovuta inequivocabilmente alla carenza di posti.

parcheggi ospedale

Auto sulle aiuole, sulle rotatorie e se occorre anche in doppia fila. Il parcheggio del Cup a pagamento, nel piazzale del Centro unico di prenotazioni, pur essendo l’unico punto ad assicurare un minimo ricambio, non pare risolvere i problemi, perché il numero dei posti auto è limitato rispetto alle necessità.

parcheggi ospedale

Il problema è di tutti: dipendenti, utenti e automobilisti. Come avrete notato sono spuntati da tempo anche parcheggiatori improvvisati, proprio come fuori i supermercati. E’ lampante come nel week-end i parcheggi si svuotino e che, invece, nelle ore di punta ci sia una guerra alla conquista della sosta.

parcheggi ospedale

Nell’area di Coppito qualcosa è cambiato soprattutto negli anni del post sisma. Ospedale, polo universitario, Inail, supermercati, gallerie commerciali, l’area ormai è un’arteria principale di collegamento tra le due sponde della città. Insomma, un concentrato che fa di Coppito una cittadella nella città, che ha bisogno di reggere il peso dell’utenza.

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E, attualmente, questa prontezza non c’è. Lungaggini burocratiche, inciampi, progetti proclamati e mai resi concreti.
Per il potenziamento dei posti auto per L’Aquila occorrono dieci milioni di euro e sembrerebbe che la richiesta, per partire con il progetto parcheggi, sia stata effettuata una ventina di giorni fa.

Partiamo da lontano.

Ricorderete l’allettante proposta targata Guerrato-Mancini con l’obiettivo di creare nuovi parcheggi, una galleria commerciale, una nuova mensa, una dozzina di ascensori e provvedere all’adattamento della medicina nucleare. Un piano da novanta milioni di euro per trasformare il San Salvatore in un super ospedale.
L’idea venne bocciata sul nascere dalla Commissione tecnica con un “non si rilevano interventi edilizi sanitari’a fronte del notevole indebitamento pubblico proposto”. Anche il primo cittadino si era pronunciato: “E’ un tentativo di regalare la sanità aquilana nelle mani dei privati, perché il progetto avrebbe comportato costi insostenibili per le casse dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila”- così il sindaco Biondi lo scorso settembre, dopo aver più volte attaccato le modalità del project financing per tutta la sua campagna elettorale.
Insomma novanta milioni di euro: una cifra esosa, soprattutto se si pensa che, con centoquaranta milioni di euro, si potrebbe ricostruire ex novo il San Salvatore.
In attesa di bandi e soluzioni c’è bisogno di una soluzione concertata tra Università e Asl.