
Il 1 giugno 2015 si era insediato a Lucoli un giovane sindaco, Gianluca Marrocchi, da cui molti si aspettavano tanto, ma che però è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza a distanza di meno di due anni.
Comune montano dell’aquilano situato tra Sassa, Tornimparte e le Rocche, conta meno di mille abitanti divisi in 17 frazioni.
Parlando con i suoi residenti più anziani si percepisce la rabbia di aver visto spegnersi negli ultimi 50 anni tutte le attività fiorenti legate al turismo.
Complice la scelta strategica di costruire lo svincolo autostradale a Tornimparte, invece che a Santa Croce di Lucoli.
In molti ricordano la battaglia politica di quegli anni.
Le attività soffrono la deviazione del traffico, ma ancora di più la mancanza di turismo, di servizi e, perchè no, di sogni.

La piana di Campo Felice ricade per metà nel comune di Lucoli e per l’altra metà (cioè all’altezza del passo di Forca Miccia) nel comune di Rocca Di Cambio. Per capirci, la parte di montagna del Rifugio Alantino e della Vecchia Miniera sono nel territorio di pertinenza del Comune di Lucoli e sono ‘congelate’ dai Sic. Il resto è Parco, con impianti di risalita, rifugi, ristoranti e alberghi.
Le amministrazioni comunali che si sono succedute a Lucoli, sembrano aver buttato la spugna.
Nella piana di campo Felice, evidentemente solo nella metà del Sic, vive e si riproduce un’iguana rara e quindi niente in quell’ecosistema può essere toccato.
Gli esercenti, che cercano di sopravvivere in queste condizioni proibitive, non certo per le temperature, non possono mettere neanche una fioriera a bordo strada con un cartello, perché vengono negati i permessi.
Tutto deturpa l’ambiente.
L’uomo non è contemplato nei Sic, non lo dimentichiamo, l’uomo può passare come osservatore, ma non può interagire ed interferire con l’ambiente.
In questo scenario surreale il Comune di Lucoli è commissariato da un anno.
Il 1 giugno 2015 si era insediato a Lucoli un giovane sindaco, Gianluca Marrocchi, da cui molti si aspettavano tanto, ma che però è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza a distanza di meno di due anni.
Vox populi adducono alla base delle fratture interne, personalismi e compromessi cui il sindaco non ha voluto giustamente stare.
I due candidati in corsa per la poltrona di sindaco ora sono Walter Chiappini, già sindaco dal 2010 al 2015, con la lista Lucoli al Centro e Simonetta De Felicis, con la lista tutta al femminile Una Rosa per Lucoli.
Resta l’amarezza della consapevolezza che gli uomini facciano la differenza.
Quello che è possibile in Trentino, non lo è a Lucoli.
Restano gli investimenti inutili e, troppo spesso, dannosi come l’ecomostro dello Skydrome.
Resta la miopia di chi, durante questa stagione invernale così proficua, non ha avuto la lungimiranza di mandare sistematicamente gli spazzaneve a pulire strade e parcheggi almeno dal venerdì alla domenica; di chi non combatte per fornire la zona di servizi essenziali come bagni, parcheggi e migliorie, che potrebbero incentivare l’affluenza turistica; di chi non si unisce agli altri per formare una massa critica che possa portare avanti battaglie comuni a beneficio di tutti.