Restituzione tasse, l’ultima burla di Gentiloni

Restituzione tasse sospese, firmato il decreto per prolungarne i termini, ma solo fino al 2019. Appello di Biondi: «Prorogare termini per consegna documentazione al commissario Calabrò».
In attesa delle prossime elezioni politiche, è stato il presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni, a firmare il decreto per allungare i termini per la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma del 2016, a partire dal 2019. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi lancia un appello ai parlementari abruzzesi: «Prorogare termini per consegna documentazione al commissario Calabrò».
Restituzione tasse, l’appello di Biondi.
«Un appello affinché i Parlamentari abruzzesi siano firmatari di un provvedimento di modifica al Decreto appena approvato dal Governo e che contenga le misure urgenti che riguardano L’Aquila, a partire dal recupero delle tasse sospese a seguito del sisma 2009». Lo lancia il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, appena appresa la notizia dell’approvazione da parte del Governo del Decreto con cui vengono prorogate alcune scadenze per le popolazioni residenti nel cratere sismico del 2016. «L’ampliamento dei termini per la consegna della documentazione al Commissario Margherita Maria Calabrò è quantomai nacessario, visto che la scadenza degli stessi cadrà in piena estate. Considerato il delicatissimo momento politico, non ci saranno molte occasioni per intervenire sulla vicenda. – spiega il sindaco – Per cui è fondamentale non perdere questo treno, dettare regole di ingaggio inequivocabili a partire dalla fissazione della soglia del de minimis a 500.000 euro e che tale importo costituisca la franchigia da scomputare per le aziende che si trovassero in una situazione di eccedenza».
Quagliariello: «Accogliere l’appello di Biondi».
«Il decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri in materia di terremoto rappresenta lo strumento parlamentare ideale per introdurre, attraverso un emendamento in sede di conversione in legge, una misura che risolverebbe gran parte dei problemi causati dalla procedura di infrazione Ue sulle agevolazioni fiscali post sisma 2009 all’Aquila». Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’. “Applicando al periodo interessato il de minimis secondo i parametri del temporary framework, dunque con una franchigia di 500mila euro anziché di 200mila – prosegue Quagliariello -, la platea dei soggetti esposti alla assurda richiesta di restituzione delle tasse si ridurrebbe sensibilmente. Raccolgo pertanto l’appello del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, capofila insieme alle forze istituzionali e sociali della città di una battaglia contro questa intollerabile ingiustizia, e mi farò promotore, in raccordo con gli altri colleghi parlamentari eletti in Abruzzo e con le istituzioni del territorio, di un emendamento che limiti di molto i danni e provveda altresì a dilazionare scadenze temporali quantomai disagevoli. Se questo sarà l’unico atto parlamentare della XVIII legislatura – conclude -, comunque ne sarà valsa la pena”.
Centrosinistra soddisfatto: «Dimostrata l’attenzione verso le zone terremotate».
Di diverso avviso l’assessore Giorgio D’Ignazio, delagato alla cabina di coordinamento della ricostruzione post-sisma, che esprime soddisfazione: «Il Governo Gentiloni, grazie al lavoro del Commissario straordinario alla ricostruzione, Paola de Micheli, – ha dichiarato D’Ignazio – è intervenuto con un importante aiuto in sostegno alle popolazioni colpite dal sisma, concedendo una proroga di 6 mesi alla scadenza prevista per il recupero delle imposte e dei contributi nei territori colpiti dal terremoto. Il decreto presenta anche la possibilità di una ulteriore rateizzazione dei tributi fissata in 60 rate in 5 anni a partire dal 2019, invece che 24 rate in 2 anni a partire dal giugno 2018. Si tratta – ha concluso l’assessore – di un respiro di sollievo per tutti i residenti del cratere».
«Il decreto sul terremoto approvato oggi dal governo Gentiloni – scrive Alessia Morani, deputata Pd – dimostra quale sia, al di là degli slogan roboanti e la demagogia più spiccia, l’indifferenza e il cinismo del duo Salvini e Di Maio rispetto ai problemi reali degli italiani. Grazie al decreto di Gentiloni le popolazioni colpite dal terremoto potranno contare su una serie di misure importanti in tema fiscale, dalla busta paga pesante alla cancellazione di bollette, canone Rai e delle cartelle esattoriali) che puntano ad alleviare in modo concreto le pesanti difficoltà quotidiane di molte persone. Il governo Gentiloni ha così ancora una volta testimoniato la sua attenzione e il suo impegno per le zone terremotate d’Italia. Se fosse stato per Salvini e Di Maio quelle stesse popolazioni sarebbero state abbandonate al loro destino. Il primo, in realtà, si è occupato delle zone terremotate. Ha utilizzato i problemi di nonna Peppina per un selfie da usare a scopo propagandistico per poi disinteressarsi della questione. Di Maio, invece, nemmeno quello. La vicenda del terremoto conferma che a Salvini e Di Maio i problemi degli italiani non interessano affatto. Si limitano a usarli per raccattare consenso. Meglio, insomma, impuntarsi su Savona, in modo da evitare di assumersi una qualche responsabilità, che confrontarsi davvero con il difficile compito di aiutare le persone».
«Bene ha fatto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, – scrive a sua volta la deputata Stefania Pezzopane – ad approvare un decreto su terremoto CentroItalia nelle ultimissime ore del suo mandato, dimostrando grande attenzione nei confronti delle popolazioni colpite dal tragico sisma 2016/2017. Il decreto approvato oggi dal governo, oltre alla restituzione delle tasse sospese rinviata a gennaio 2019 e spalmata in 60 rate, contiene una serie di provvedimenti importanti su cui il Pd più volte aveva sollevato la necessita e l’urgenza. In particolare utilissimi gli interventi in tema fiscale che scadevano il 31 maggio, dalla busta paga pesante alla cancellazione di bollette, canone Rai e delle cartelle esattoriali. Siamo vicini ai cittadini colpiti dal sisma. Occorreva dare un segnale di continuità per evitare ogni possibile ripercussione dovuta all’irresponsabile crisi istituzionale provocata da M5s e Lega sui benefici fiscali a vantaggio della popolazione delle aree colpite dal terremoto. Il Pd si impegna a portare nel lavoro parlamentare e a far approvare in Commissione speciale altri interventi fondamentali alla ripresa e alla ricostruzione di quei territori colpiti, quali la proroga della sospensione dei mutui, la prosecuzione della cassa in deroga, la regolarizzazione delle difformità edilizie e l’abolizione della doppia conformità. Inoltre presenteremo emendamenti anche su terremoto 2009 ed in particolare la necessità di intervenire su questione tasse sospese nel 2009 e che non e’ ammissibile che vengano restituite, necessario spostare il de minimis a 200.000 € e intervenire sulla franchigia, massima impegno su questo tema».