San Demetrio, il turismo parte da Stiffe

30 maggio 2018 | 11:31
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San Demetrio, il turismo parte da Stiffe

Non ci saranno terzi a gestire una delle attrazioni turistiche più gettonate, ma sarà il comune a giocare il ruolo protagonista puntando sul rilancio turistico dell’interio territorio. Lo farà con il supporto di società che si occupano di turismo e che fanno servizi.

Ve lo avevamo anticipato lo scorso gennaio, ma in questi giorni, a un mese dalla scadenza della concessione, il comune di San Demetrio ha ufficializzato la gestione diretta a partire dal mese di luglio.

“Stiamo valutando una proposta che ci è arrivata della Progetto Stiffe, quindi non escludiamo una possibile collaborazione con la società, ma le redini dell’attività delle grotte saranno in mano all’amministrazione”- dichiara al Capoluogo il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli.

“Il dato oggettivo è che ci stiamo attivando per la gestione diretta in ogni caso, dobbiamo riacquisire il bene, faremo delle valutazioni tra quello che era il bene venti anni anni fa e ora. La gestione privata è legata ad altre logiche, il comune invece deve occuparsi di salvaguardare il bene dal punto di vista naturalisticio e ambientale e metterlo a disposizione del territorio”.

Non ci saranno terzi a gestire una delle attrazioni turistiche più gettonate, ma sarà appunto il comune a giocare il ruolo protagonista puntando sul rilancio turistico dell’interio territorio.

Lo farà con il supporto di società che si occupano di turismo e che fanno servizi. 

Giocherà in attacco la Dmc Abruzzo Qualità (Destination management company, ovvero Compagnia di destinazione) per promuovere le grotte e tutto ciò che le circonda.
“Si creerà un unicum tra grotte, lago Sinizzo, Gran Sasso, Altopiano delle Rocche, L’Aquila città” – spiega al CapoluogoAndrea Ruggeri, consulente incaricato dal comune di San Demetrio per lavorare sulla promozione turistica.
“L’amministrazione punta sulle grotte che costituiscono una peculiarità del territorio. Siamo già a lavoro su un ampio progetto che presenteremo nei prossimi giorni. Obiettivo: valorizzare tutte le potenzialità rimaste inespresse e creare una vera rete tra tutti gli operatori turistici del territorio”.

In questo modo cambierà il concetto di attrattività: non più un turismo mordi e fuggi, ma durevole e stabile.

“Dalle grotte di Stiffe al lago Sinizzo, fino a Santo Stefano di Sessanio, o ancora fino a Campo Imperatore. Tantissime cose si possono fare su questo territorio con una programmazione precisa. C’è la parte naturalistica, quella storica con L’Aquila, quella enogastronomica e via dicendo. Ricostruiremo la storia per mantenere vive le tradizioni come quella del pane di San Demetrio e quelle della famiglia Cappelli. Si volta pagina valorizzando tutto ciò che è stato tenuto in disparte finora”.