Alleanze alternate, il doppio binario

Verso le elezioni amministrative a Teramo. Il candidato sindaco Giandonato Morra assicura: “Nuova alleanza di governo non avrà impatto a livello locale, la Lega è nel centrodestra”.
Con la discesa in campo di Cottarelli, sembrava tramontata l’ipotesi di un governo con Lega e Movimento 5 Stelle, ma l’accordo all’ultimo minuto che ha portato Savona non più all’Economia, ma agli Affari europei, ha fatto concretizzare i numerosi tentativi fatti dal 4 marzo scorso. Lega e Movimento 5 Stelle sono di fatto alleati di governo, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia restano fuori, ma senza mettere in discussione la precedente alleanza. Già dal primo tentativo di governo Conte, infatti, Berlusconi aveva dato il via libera con una “astensione benevola”, finalizzata a salvaguardare le alleanze locali. Di fatto un doppio binario per le alleanze politiche.
Alleanze alternate, per le prossime amministrative torna il centrodestra unito.
Nessun impatto sulle elezioni amministrative. È quanto assicura ai microfoni del Capoluogo.it il candidato sindaco del centrodestra, coordinatore di Fratelli d’Italia, Giandonato Morra: «La campagna elettorale è iniziata da tempo e le varie liste sono schierate, non credo ci sia un riflesso sulle amministrative». Anche successivamente, al momento dell’azione amministrativa, la nuova alleanza nazionale non dovrebbe influire più di tanto: «Si tratta di cose separate, questa volta non c’erano i numeri per un governo e invece di optare per un governo tecnico hanno scelto un governo politico, ma l’alleanza di centrodestra non è in discussione».
Dalle amministrative alle regionali: «La riconquista del Palazzo dell’Emiciclo passa da Teramo».
Era stato il senatore Gaetano Quagliariello, ai microfoni del Capoluogo.it, a lanciare la carica su Teramo, considerata nodo centrale anche per le prossime elezioni regionali. Una visione confermata anche dal candidato sindaco Morra: «Sento questa responsabilità politica, ma principalmente – se diventassi sindaco – la responsabilità amministrativa di dare un buon governo e risposte ai teramani. Senza nulla togliere al fatto che naturalmente vincere a Teramo proietta la coalizione in Regione, ma vengono prima i cittadini amministrati». Per quanto riguarda le previsioni, con sette candidati sindaci è dato per scontato il ricorso al ballottaggio, dopo di che sarà importante verivicare «come si orientano i cittadini, che possono votare un sindaco ma stimarne anche un altro e avere la possibilità di votarlo al secondo turno».
Regione, finisce il balletto: D’Alfonso in Senato.
Con la formazione del nuovo governo finisce anche l’incertezza sul ruolo di Luciano D’Alfonso, che a questo punto, al momento della contestazione di incompatibilità con la presidenza della Regione, sceglierà lo scranno a Palazzo Madama. Considerata la formazione in campo per il nuovo governo, la contestazione non dovrebbe tardare ad arrivare, salvo i tempi tecnici della formazione della Giunta per le elezioni.