Regione, sindacati contro scippo uffici aquilani

Uffici regionali spostati da L’Aquila a Pescara, la preoccupazione dei sindacati: “Il loro spostamento a Direzioni con sede a Pescara sposterebbe di fatto il centro decisionale e politico”.
Già da qualche giorno Il Capoluogo.it stava cercando di fare luce su alcune indiscrezioni che denunciavano la volontà del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, di spostare alcuni centri decisionali da L’Aquila a Pescara. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, suffragate da bozze ancora in fase di definizione, ma le segreterie di Cgil e Fp Cgil sono già scese in campo, esternando grande preoccupazione.
Regione, sindacati contro lo “scippo” degli uffici aquilani.
«É di una gravità assoluta, e quindi ne chiediamo ufficialmente la smentita al presidente della giunta regionale e a tutti i partiti abruzzesi (di ogni orientamento politico), – scrivono Umberto Trasatti, segretario generale Cgil L’Aquila e Francesco Marrelli, segretario Fp-Cgil provincia dell’Aquila – la notizia che circola già da alcuni giorni nei palazzi della Regione Abruzzo secondo cui il presidente Luciano D’Alfonso starebbe preparando il trasferimento dall’Aquila a Pescara di alcuni uffici e di alcune strutture regionali, a partire da quelli che fanno capo all’assessorato al Bilancio. Un trasferimento che non soltanto rivestirebbe i connotati del campanilismo politico e istituzionale, volto a salvaguardare un preciso bacino elettorale, ma che non avrebbe nessuna ragione e nessuna utilità per i cittadini e tantomeno per la Regione Abruzzo. Un atteggiamento che non soltanto riaccenderebbe polemiche e scontri fra territori che l’Abruzzo aveva dimenticato e che non c’è nessuna ragione (se non obiettivi politici personali) di riproporre, ma che non tengono in nessuna considerazione le norme fondanti della Regione Abruzzo, il cui Statuto all’articolo 43, comma 2, recita: “Le Direzioni della Giunta hanno sede a L’Aquila e a Pescara e conservano l’attuale articolazione territoriale”. Dunque è chiaro che con questa ultima frase (“conservano l’attuale articolazione territoriale”) si intendono anche le sedi dei Servizi, che devono essere afferenti alle Direzioni con sede a L’Aquila in quanto un loro spostamento a Direzioni con sede a Pescara sposterebbe di fatto il centro decisionale e politico. Inoltre è da tempo che la Regione è oggetto di una revisione dell’organizzazione delle strutture la cui comprensione è sempre più difficile ma che ha visto nel frattempo un lento ma continuo trasferimento di competenze da L’Aquila a Pescara. Non solo. Il nostro sindacato, per il tramite della Fp-Cgil Abruzzo, la categoria che a livello regionale rappresenta i lavoratori del pubblico impiego e quindi i dipendenti dell’Ente Regione, il 28 maggio scorso ha inviato al presidente D’Alfonso una richiesta di incontro per discutere di queste voci e chiedergli ufficialmente cosa intenda fare prima di lasciare la presidenza per sedersi sugli scranni del Senato. Ebbene: a tutt’oggi ancora non riceviamo dal presidente nessuna risposta, tantomeno la convocazione a un incontro chiarificatore su questa eventuale novità, che segue le altre e continue modifiche organizzative che hanno caratterizzato l’amministrazione D’Alfonso. Non è la prima volta che la Cgil provinciale interviene su questo argomento. Già alla vigilia delle ultime elezioni regionali, dopo aver letto le dieci priorità che il candidato governatore del centrosinistra aveva individuato per l’Abruzzo, scrivemmo una lettera al presidente D’Alfonso sottolineando che tra questi obbiettivi mancava proprio la città capoluogo di regione e la sua ricostruzione. Aggiungemmo inoltre che il presidente della giunta regionale non deve apparire nella sua veste istituzionale di governatore come il sindaco di una città (la sua) ma come rappresentante dell’intero Abruzzo. Al punto, scrivemmo, che avendo già conosciuto “un sindaco-governatore (prima di D’Alfonso quello di centrodestra) due sarebbero stati davvero troppi”. Ci si rispose allora con una quantità di annunci e rassicurazioni. Ci auguriamo che questa volta alla risposta non si aggiunga anche la lista delle opere vere o presunte previste all’Aquila e che dimostrerebbero l’attenzione del presidente D’Alfonso per le aree interne e montane o per i territori fuori dal suo collegio elettorale. Ciò che chiediamo è soltanto una smentita pubblica, chiara ed esplicita, alla notizia che la giunta regionale uscente, in barba allo Statuto e al buon senso, starebbe predisponendo il trasferimento a Pescara di alcuni uffici o di competenze/funzioni che da decenni hanno sede all’Aquila».