L’Aquila, doppia festa per il 2 giugno

Tre giorni di eventi per ricordare la storica vittoria che nel 1424 il popolo aquilano riportò ai danni dell’esercito di Braccio Da Montone nella battaglia di Bazzano.
Il 2 giugno costituisce una data estremamente importante per L’Aquila perché non coincide solamente con l’anniversario della fondazione della Repubblica ma anche con la storica vittoria che nel 1424 il popolo aquilano riportò ai danni dell’ esercito di Braccio Da Montone nella battaglia di Bazzano. Per onorare la memoria del vittorioso fatto d’arme che pose fine ad un assedio durato un intero anno l’associazione culturale di rievocazione storica Compagnia Rosso D’Aquila, tra le associazioni che da anni custodisco e promuovono la memoria storica cittadina, ha organizzato una manifestazione della durata di tre giorni.
Ad aprire la manifestazione è stato un convegno tenutosi ieri pomeriggio presso il Palazzetto Dei Nobili dove Andrea Tozzi, presidente della Compagnia Rosso D’Aquila, insieme a Cesare Ianni e Sandro Zecca di Jemo ‘Nnanzi, ha illustrato il porgramma della manifestazione e spiegato cosa significasse fare la guerra nel 1400 e cosa comportasse per una città subire un assedio. IlCapoluogo.it ha incontrato Tozzi a margine dell’incontro.
La battaglia di Bazzano e la rievocazione storica, tre giorni di festa a partire dal 2 giugno, intervista ad Andrea Tozzi.
Andrea Tozzi cosa ha preparato la Compagnia Rosso D’Aquila per festeggiare il 594mo anniversario della battaglia di Bazzano?
Presso Collemaggio, sul prato antistante la basilica, è stato allestito un campo medievale con decine di rievocatori che forniranno al pubblico uno spaccato della vita militare quattrocentesca. Nella giornata di domani, (oggi), simuleranno uno scontro campale molto simile a quello che dovettero sostenere gli aquilani nel quindicesimo secolo. Dopo la rievocazione della battaglia i figuranti muoveranno verso il centro storico e saluteranno con spettacoli e picchetti d’onore il riposizionamento della targa commemorativa fatta realizzare nel 1924 e restaurata grazie all’impegno dell’associazione di azione civica Jemo ‘Nnanzi. Nella giornata di domenica, sullo sfondo della basilica di Celestino, la manifestazione continuerà fino a sera con esibizioni e concerti.
Quanto è importante la rievocazione ai fini della memoria storica?
La rievocazione è molto utile ai fini della didattica, la storia è infatti percepita dagli studenti come una materia estremamente noiosa ma posso assicurare che quando i ragazzi si trovano ad osservare un’armatura o una spada, non vedo traccia di noia nei loro occhi. Far entrare nelle scuole le associazioni di rievocazione storica significa consentire agli studenti di conoscere da vicino il loro passato in maniera davvero coinvolgente.
Com’è la vita di un rievocatore?
Difficile, dietro i nostri spettacoli ci sono anni di addestramento, non si impara a maneggiare una spada in un giorno, poi ci sono i rapporti con le amministrazioni.
Quanto supporto ricevono le associazioni di rievocazione storica dalle amministrazioni?
Troppo spesso ci troviamo a dover fare i conti con pochi fondi e una soffocante burocrazia, la mia attività mi porta spesso in giro per la Penisola ed ovunque vado la situazione è la medesima. A volte ci chiediamo se davvero valga la pena impegnarsi così tanto ma poi troviamo la risposta nel grande successo di pubblico che le nostre manifestazioni ottengono.
Che messaggio ha per i nostri concittadini?
Veniteci a vedere, venite a conoscerci ed a provare le nostre attività. Riscoprirete una parte della vostra identità e vi divertirete.