Partecipate, ‘Santangeli in paradiso’

13 giugno 2018 | 12:17
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Partecipate, ‘Santangeli in paradiso’

“Parliamo della partecipata più redditizia, la più ambita, la presidenza dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata, che, secondo la ripartizione politica delle forze di maggioranza, andava al gruppo L’Aquila Futura di Salvatore Santangelo”.

“Sinistra Italiana denuncia il comportamento se non illecito, perlomeno censurabile dell’attuale Amministrazione: già la lottizzazione politica per cui i partiti si dividono le municipalizzate è qualcosa di deprecabile, inammissibile è che siano addirittura le famiglie a dividersi tali posizioni di rilievo nella gestione della cosa pubblica”.

[Partecipate, Alessandra Santangelo presidente Afm]

“Come volevasi dimostrare la montagna ha partorito il topolino” , così Pierluigi Iannarelli, segretario del “Circolo di Sinistra Italiana L’Aquila” commenta la nomina del primo presidente delle partecipate targata Pierluigi Biondi. Nel governo locale, esattamente come nel governo nazionale si manifesta sempre più la scomparsa del sentimento del pudore e l’assenza di ogni forma di indignazione, e questi atti ne sono la dimostrazione.
Parliamo della partecipata più redditizia, la più ambita, la presidenza dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata, che, secondo la ripartizione politica delle forze di maggioranza, andava al gruppo L’Aquila Futura di Salvatore Santangelo.
Le previsioni sono state quasi rispettate, infatti a sorpresa, non è stato indicato il nome di Salvatore, bensì quello di sua sorella Alessandra.
Sinistra Italiana pertanto denuncia il comportamento se non illecito, perlomeno censurabile dell’attuale Amministrazione: già la lottizzazione politica per cui i partiti si dividono le municipalizzate è qualcosa di deprecabile, inammissibile è che siano addirittura le famiglie a dividersi tali posizioni di rilievo nella gestione della cosa pubblica.
E’ doveroso infine rammentare che Salvatore Santangelo oltre ad essere uomo di fiducia dell’attuale Sindaco, lo è stato anche del suo predecessore, Massimo Cialente, a dimostrazione del fatto che Pierluigi Biondi non rompe i meccanismi, ma li rafforza”.