Battaglia del solstizio, 100 anni dalla vittoria






Questa mattina, per onorare i cento anni della vittoriosa battaglia, le autorità civili e militari, insieme a tutte le associazioni combattentistiche e d’arma, sono convenute presso la Caserma Pasquali.
All’alba del 15 giugno di cento anni fa i cannoni austo-ungarici aprirono il fuoco sulle linee italiane per demolire l’ultima linea difensiva che il Regio Esercito era riuscito a costituire sul Piave dopo il disastro di Caporetto.
L’offensiva austriaca andò tuttavia ad infrangersi contro la tenace resistenza italiana, per nove giorni il Regio Esercito respinse ogni attacco fino a passare a sua volta all’offensiva e conseguire la vittoria finale a Vittorio Veneto.
Questa mattina, per onorare i cento anni della vittoriosa battaglia, le autorità civili e militari, insieme a tutte le associazioni combattentistiche e d’arma, sono convenute presso la Caserma Pasquali.
La commemorazione si è svolta per iniziativa della sezione provinciale dell’ANARTI, Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, i cui membri, in divisa storica, hanno deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento ai caduti. Alla deposizione della corona ha fatto seguito la celebrazione della Santa Messa nella cappella della caserma e l’apertura al pubblico delle sale storiche del Nono Reggimento Alpini.
«Non è un caso che le celebrazioni per l’anniversario della Battaglia del Solstizio vedano protagonisti noi artiglieri – ha spiegato il generale d’artiglieria Antonio Laudante,presidente della sezione provinciale dell’ANARTI-dal momento che in quei nove giorni di accaniti combattimenti le bocche da fuoco ebbero un peso decisivo. La Prima Guerra Mondiale fu infatti l’ultimo conflitto in cui si ebbero duelli di artiglieria e dopo la vittoria, nel 1923, si decise di far coincidere la festa dell’Artiglieria con l’anniversario di quest’importantissimo scontro campale da cui dipesero le sorti della guerra e dell’Italia intera.»