De Santis, Dubbi appalto pulizie progetto Case

15 giugno 2018 | 12:51
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De Santis, Dubbi appalto pulizie progetto Case

“Nel progetto Case, dopo le vicende dei cedimenti strutturali per cattiva realizzazione, anche i servizi di manutenzione e di pulizie hanno fatto gola e, tuttora, suscitano interesse da parte di ditte provenienti da fuori regione” – lo dichiara De Santis

“In una città come L’Aquila, a causa di una grande difficoltà economica e di un alto tasso di disoccupazione, c’è una preoccupante fuga di giovani e di famiglie, ma anche un interessante arrivo di imprese operanti nel settore della ricostruzione e dei servizi, provenienti da altre regioni, come la Campania.
È evidente che la calamita è rappresentata dalla disponibilità di significative risorse finanziarie, che hanno richiamato tante imprese, le quali non sempre hanno brillato per efficienza e per moralità e, in qualche caso, sono fallite, creando ritardi nella ricostruzione.
Nel progetto Case, dopo le vicende dei cedimenti strutturali per cattiva realizzazione, anche i servizi di manutenzione e di pulizie hanno fatto gola e, tuttora, suscitano interesse da parte di ditte provenienti da fuori regione.
Tutto regolare e tutto legittimo, quando si rispettano le procedure e le regole d’appalto, quando sono salvaguardati i diritti dei lavoratori e quando c’è il giusto utile d’impresa.
Sull’aggiudicazione dell’appalto per il servizio di pulizie del progetto Case e Map, oggetto di esame in più di una Commissione consiliare e di un mio precedente intervento, sento il dovere di esprimere forti dubbi, soprattutto, e paradossalmente, sul punto che riguarda l’utile d’impresa previsto nell’offerta economica, di soli 1728 euro l’anno, pari a 144 euro al mese.
L’appalto, di un importo a base d’asta per un anno di 704mila 880 euro, è stato assegnato, con ribasso del 49,8 per cento, per 327mila 869 euro, alla ditta Coop.Pul. di Salerno.
Il costo dei 28 dipendenti da riassumere è di 327mila 869 euro, a cui si aggiungono le spese per materiali, prodotti, oneri per la sicurezza, a fronte di un utile d’impresa, per un anno, di 1728 euro.
Da questo quadro finanziario conseguirà, evidentemente, una riduzione della qualità e delle ore del servizio, con grave danno economico per i dipendenti, oltre che insoddisfazione degli inquilini, i quali devono pagare un canone di compartecipazione ritenuto impari rispetto al servizio assicurato.
Ed il vantaggio della ditta aggiudicatrice che viene da Salerno qual è, visto che non ottiene un giusto utile dalla sua attività imprenditoriale?
Il compito dello scrivente è solo quello di vigilare a tutela della trasparenza delle procedure, della qualità del servizio e della dignità del lavoro dei dipendenti , mentre la giunta comunale potrebbe e dovrebbe valutare la possibilità di una revoca in autotutela dell’aggiudicazione.