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Morra, nessun apparentamento

15 giugno 2018 | 13:10
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Morra, nessun apparentamento

Dialogo tra centrodestra e civiche, ma Morra esclude apparentamenti formali.

«Non vedo impedimenti politici o strategici che possano ostacolare un apparentamento, che garantirebbe la vittoria al ballottaggio». Con queste parole, il segretario provinciale di Lega Teramo, Piero Fioretti, nella giornata di ieri ha chiesto al candidato sindaco del centrodestra, Giandonato Morra, di confrontarsi con la coalizione civica guidata da Gianluca Zelli, che al primo turno ha sostenuto la candidatura di Mauro Di Dalmazio, al fine di giungere appunto a un apparentamento in vista del ballottaggio.

Il candidato sindaco Morra, però, ai microfoni del Capoluogo.it ha precisato che non è previsto alcun apparentamento, fermo restando la volontà di dialogo con tutti, a maggior ragione con liste civiche orientate dal centrodestra. C’è tempo fino a domenica per decidere, ma il candidato sindaco è stato categorico: «Non faccio apparentamenti».

Zelli: «Continuano a prevalere sentimenti personali».

«A Teramo continuano a prevalere i “sentimenti” personali sugl’interessi dei cittadini e le responsabilità sono e saranno evidenti. Dall’inizio della campagna elettorale abbiamo chiesto, per il futuro della città, un cambiamento di metodo ai componenti del centrodestra. Ma le dichiarazioni del candidato sindaco Giandonato Morra ci fanno ritenere che le posizioni siano appiattite e i confini marcati”. Così Gianluca Zelli, coordinatore regionale di Azione Politica, civica che nel primo turno alle amministrative di Teramo ha sostenuto il candidato sindaco Mauro Di Dalmazio. «Siamo convinti – afferma il coordinatore di AP – che il mancato accordo su Teramo sia dovuto esclusivamente alle individualità e agli individualismi e non certo a contrasti sui valori e sulla città che vogliamo. Il dato si evidenzia ancora di più dopo le dichiarazioni di apertura della Lega, che si dimostra, ancora una volta, il partito più lucido nelle analisi delle dinamiche cittadine. Teramo merita il meglio e non di essere fiaccata dal vecchio sistema delle mogli, dei mariti e dei segretari. Più rispetto per gli elettori! Ribadiamo massima disponibilità al confronto sui temi regionali. Da questo momento ci riterremo autonomi e liberi nelle scelte».