
Centrosinistra diviso, Cavallari elogia Morra. Stupito D’Alberto: “Restiamo disponibili a confrontarci sui programmi”.
«Andate a votare, perché so che credete nella democrazia e che non vi privereste mai del voto quale suo strumento principale. Ma votate secondo quel che vi suggerisce la vostra coscienza». Così Giovanni Cavallari, candidato sindaco a Teramo, a chiusura del periodo utile per gli apparentamenti formali in vista del ballottaggio per le amministrative di Teramo. Voto di coscienza, quindi, ma non mancano aperture che hanno irrigidito i rapporti con il candidato sindaco del centrosinistra, Gianguido D’Alberto.
Cavallari: «Morra sembra aver capito meglio l’importanza del nostro progetto».
A sorpresa, infatti, Cavallari più che supportare Gianguido D’Alberto, ritenuto sbocco naturale al ballottaggio, esprime critiche e riserva apprezzamenti per l’avversario, Giandonato Morra: «Gli elettori di Bella Teramo hanno premiato idee e progetti validi, che però non sono stati ritenuti interessanti dalla coalizione che oggi fa capo a D’Alberto. Rilevo altresì con piacere, l’apertura di Giandonato Morra che, invece, sembra aver capito meglio l’importanza del nostro progetto e della nostra forza. Di questo lo ringrazio tantissimo, anche per le parole di stima, assolutamente ricambiata, che ha espresso nei confronti della nostra lista e della mia persona».
D’Alberto: «Stupito dalle dichiarazioni di Cavallari».
«Sono molto stupito delle dichiarazioni rilasciate in queste ore da Giovanni Cavallari, – scrive D’Alberto dal canto suo – che nell’ultimo giorno utile per gli apparentamenti ci accusa di non aver ritenuto interessanti idee e progetti della sua lista Bella Teramo. Al riguardo ritengo necessario ristabilire la verità dei fatti, perché all’indomani del voto del 10 giugno sono stato proprio io a chiamarlo, invitandolo a confrontarci sui programmi. Di fronte al mio invito a sederci ad un tavolo per confrontarci su idee e progetti sui quali trovare una convergenza – sottolinea D’Alberto – Cavallari ha posto come unica condizione di dialogo quello dell’apparentamento tecnico, e quindi di uno scambio di poltrone. Un modo di fare politica che noi rifuggiamo e al quale ci siamo sempre opposti, ritenendo che la vera discontinuità rispetto al passato debba interessare non solo il merito ma anche il metodo. Un discorso diametralmente opposto a quello evidentemente portato avanti dagli avversari, come dimostra nella stessa nota proprio Cavallari quando saluta con piacere quella che definisce “l’apertura di Giandonato Morra” nei confronti della sua persona e della sua lista, sostenendo come quest’ultimo avrebbe “capito meglio l’importanza” del loro progetto, dando così una chiara indicazione di voto. Proprio in virtù della stima che ho sempre avuto nei confronti di Cavallari le sue dichiarazioni mi hanno profondamente stupito – conclude D’Alberto – Resta ferma, in ogni caso, la nostra volontà di confrontarci sui progetti. Noi saremo sempre inclusivi verso chi sceglierà con convinzione di condividere quel progetto, che abbiamo tracciato fin dal primo giorno, di vera discontinuità con il passato e con quel sistema di potere che ha distrutto la nostra città. Siamo sicuri che i cittadini faranno la scelta giusta».