Uffici regionali e dogane, no al declassamento

L’Aquila, l’amministrazione comunale dice no alla riorganizzazione degli uffici regionali e al declassamento dell’Ufficio delle Dogane.
Il documento approvato oggi impegna il Sindaco dell’Aquila «ad evitare ogni qualsivoglia azione tesa a depotenziare l’attività, l’azione e il prestigio dell’assessorato alle Opere pubbliche», che ha sede nel capoluogo abruzzese, l’ordine del giorno approvato stamani dal Consiglio comunale dell’Aquila. Il documento è passato all’unanimità (24 voti favorevoli su altrettanti presenti). L’ordine del giorno era stato presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio De Matteis, e prendeva spunto dalle notizie relative alla riorganizzazione delle strutture amministrative del settore Opere pubbliche della Regione Abruzzo. «Tale proposta formulata dalla Giunta Regionale – è scritto nel documento – presenta numerosi lati oscuri». «I sindacati Cgil, Cisl, Uil regionali – prosegue l’ordine del giorno – lo scorso primo giugno hanno formalmente diffidato la Giunta Regionale affinché attivi il necessario confronto sindacale, finora mancato, e rispetti le procedure previste per legge. La proposta della Giunta Regionale appare pertanto non essere suffragata da adeguate motivazioni». Di qui la richiesta al Sindaco di «porre in essere le opportune azioni politico-amministrative» affinché non venga svilito il ruolo delle Opere pubbliche regionale.
Uffici regionali e dogane, De Matteis: «Regione assente, mancanza di rispetto nei confronti dell’Assemblea civica».
«La Regione Abruzzo – scrive il capogruppo FdI-An, Giorgio De Matteis – era clamorosamente assente in tutte le sue componenti: non c’erano gli amministratori invitati, ma nemmeno è stato delegato qualche dirigente o funzionario a spiegare la situazione. Una mancanza di rispetto nei confronti dell’Assemblea civica del capoluogo d’Abruzzo di una gravità inaudita. D’altro canto, c’è stata la piena convergenza tra le varie forze del Consiglio comunale con i Sindacati. Un dato rilevante, perché l’azione a difesa della funzionalità e del prestigio delle Opere pubbliche regionali non assume solo un risvolto politico, ma anche di difesa dell’operatività degli uffici e dei lavoratori. La Regione deve riflettere su questa situazione e non arroccarsi su posizioni insostenibili e per di più contrarie alle norme. Sembra che il progetto della Giunta regionale si sia arenato, ma né il Consiglio comunale dell’Aquila né i Sindacati abbasseranno la guardia e vigileranno costantemente affinché quella sciagurata proposta non abbia seguito. Altro elemento importante, emerso durante la discussione odierna, è l’assoluta mancanza di aspetti campanilistici nell’iniziativa consiliare. Qui siamo di fronte a un dipartimento di importanza strategica, come le Opere pubbliche (che al suo interno ha il governo del territorio, la protezione civile, gli uffici del Genio civile e tante altre funzioni fondamentali) che rischia un vero e proprio depauperamento, con riflessi negativi per tutta la regione. Per di più, la Regione – come hanno ricordato le organizzazioni dei lavoratori – deve indire un tavolo di concertazione con i Sindacati prima di assumere qualsiasi tipo di decisione in materia. Vanno rispettate le norme e questo aspetto non è stato curato dalla Giunta regionale».
A inizio seduta, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari, ha sottolineato che l’invito alla riunione consiliare aperta di oggi erano stati invitati il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il vice Presidente, Giovanni Lolli, e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. «D’Alfonso aveva reso noto che non sarebbe stato presente ai lavori, mentre non abbiamo avuto comunicazioni da parte di Lolli e Pietrucci». «Comincio a chiedermi – ha commentato Tinari a margine della discussione – se non ci sia un progetto generale – visto che, in questo caso, sono diverse le amministrazioni pubbliche coinvolte, la Regione e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – per danneggiare L’Aquila e per ridurne il più possibile le sue potenzialità. Il Consiglio comunale di oggi, approvando l’ordine del giorno contro le due ipotesi, ha avuto una posizione chiara: chi vuole compromettere funzionalità e immagine del capoluogo abruzzese ha sbagliato strada. La massima Assemblea cittadina, ora più che mai, ha il compito di difendere le legittime prerogative della città. Se non cambieranno questi atteggiamenti, il Consiglio comunale dovrà diventare una sorta di presidio permanente per tutelare L’Aquila. Ed è questo uno dei prossimi argomenti che intendo proporre all’Aula. Informeremo anche le autorità governative su questa possibilità; non amo le barricate, ma a nessuno sarà concesso di mortificare la nostra città e il Consiglio comunale si muoverà energicamente, e con azioni tangibili, in questa direzione».
Gli emendamenti all’ordine del giorno.
L’ordine del giorno è stato emendato con due proposte. La prima «impegna il Sindaco della città dell’Aquila, in virtù dell’immane patrimonio immobiliare pubblico, a creare una task force con la Regione Abruzzo per sopperire alle problematiche logistiche degli uffici regionali pescaresi, oggi alle prese anche con l’inagibilità della sede principale di viale Bovio, così da evitare ai cittadini abruzzesi la spesa di oltre 40 milioni di euro per la locazione con acquisto dell’immobile “City” presso la città di Pescara». Questo emendamento ha avuto come primi firmatari Paolo Romano (Il Passo Possibile) e Giorgio De Matteis (Fratelli d’Italia), che sono stati i primi firmatari anche dell’altro emendamento all’ordine del giorno principale. Quest’ultimo, che è stato proposto dal Sindaco Pierluigi Biondi, aggiunge alla questione della riorganizzazione delle strutture amministrative della Regione anche la circostanza «del declassamento dell’Ufficio Dogane dell’Aquila, dove permarrebbe la sezione operativa territoriale, ma la cui posizione dirigenziale sarebbe sottoposta alla sede della città di Pescara». Secondo il documento «l’ipotesi di declassamento dell’Ufficio Dogane dell’Aquila contrasta con la volontà espressa dal direttore regionale Lazio-Abruzzo della stessa struttura, che prospettava un aumento delle competenze territoriali degli uffici aquilani. Gli stessi sindacati Cgil, Cisl e Uil, in diverse assemblee, hanno manifestato preoccupazione per l’annunciato declassamento e conseguentemente depauperamento dei compiti dell’Ufficio Dogane e Monopoli dell’Aquila, contrapponendosi all’ipotesi di riorganizzazione del centro decisionale, che verrebbe totalmente concentrato a Pescara». Con tale emendamento viene poi precisato che «la scelta di declassare l’Ufficio Dogane dell’Aquila sembrerebbe essere una volontà politica propensa a premiare alcuni territori a discapito di altri» e viene impegnato il Sindaco a difendere anche in questo caso, come in quello del settore Opere pubbliche della Regione, il prestigio dell’Ufficio Dogane dell’Aquila, con l’ulteriore impegno «di verificare, qualora ci fosse l’opportunità, la presenza di eventuali sedi disponibili a ospitare la struttura in questione».
Erano presenti in aula, su invito della Presidenza del Consiglio comunale, alcuni rappresentanti sindacali. Per tutti è intervenuto durante la seduta Umberto Trasatti (Cgil), che ha ricordato come nella diffida inoltrata lo scorso primo giugno alla Regione da Cgil, Cisl e Uil (l’Ugl ne ha prodotta un’altra autonomamente), viene osservato che il nuovo contratto nazionale di lavoro delle funzioni locali, entrato in vigore lo scorso 22 maggio, prevede che, su scelte come la riorganizzazione degli uffici regionali, debba esserci il confronto con le sigle sindacali. “A tal proposito – ha detto Trasatti – siamo ancora in attesa della convocazione dell’organismo paritetico, contrattualmente previsto”. Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno emendato, il Consiglio comunale è stato aggiornato alle 16 per discutere, sempre in seduta aperta, sulle iniziative e le proposte riguardanti la candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco della Perdonanza Celestiniana, per iniziativa del consigliere comunale Lelio De Santis (Cambiare Insieme).
Masciocco: «Mera levata di scudi».
«Non credo che ordini del giorno come quello odierno sugli uffici regionali e l’ufficio aquilano delle Dogane e dei Monopoli – scrive Giustino Masciocco, capogruppo Art1-Mdo – possano sortire degli effetti a vantaggio dell’Aquila. Purtroppo anche oggi, in Consiglio comunale, abbiamo assistito a una mera levata di scudi che porta a ben poco. Anzi, a nulla. Beninteso, io sono dalla parte di chi pretende il rispetto dell’Aquila come capoluogo della Regione Abruzzo. Ma sono convinto che questo ruolo vada conquistato con i progetti, con le azioni concrete di grande respiro, con iniziative che non devono avere quel campanilismo che oggi, nel corso dei lavori consiliari, è emerso in modo fin troppo evidente. Solo con i programmi fattibili e mirati a far accrescere lo sviluppo dell’Aquila è pensabile di poter reggere l’urto della macroregione costiera, già in corso di realizzazione, e di poter essere competitivi, mantenendo con i fatti lo status di capoluogo d’Abruzzo. Se si andrà in questa direzione, il mio sostegno non mancherà».
L’Aquila, 19 giugno 2018
Giustino Masciocco
(Capogruppo Mdp-Articolo 1 al Consiglio comunale dell’Aquila)