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De minimis, si deve avvertire prima l’Europa

21 giugno 2018 | 11:25
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De minimis, si deve avvertire prima l’Europa

Restituzione tasse, slitta l’approvazione dell’emendamento per l’innalzamento del de minimis a 500mila euro. Il governo vuole prima avvisare la Commissione europea.

Nulla di fatto, per il momento, per quanto riguarda l’emendamento per l’innalzamento del de minimis a 500mila euro, voluto dai rappresentanti politici aquilani, per “alleggerire” la questione della restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009. La commissione ha votato un’ulteriore proroga di 60 giorni per la consegna della documentazione legata alla richiesta di restituzione delle tasse sospese, ma per l’innalzamento del de minimis è stato votato un ordine del giorno per l’avvio di un confronto con la Commissione europea, per evitare il rischio che il provvedimento venga contestato.

De minimis, Quagliariello: «Occorre continuare ad incalzare il Governo».

«Su questa questione – ha dichiarato il senatore Gaetano Quagliariello ai microfoni del Capoluogo.it – bisogna continuare ad incalzare il Governo, perché se è si tratta di prudenza per rafforzare il provvedimento va bene, ma se si dovesse trattare solo di un rinvio per allungare il brodo, sarebbe grave».

Quale delle due ipotesi è prevalente, si capirà presto, con i lavori parlamentari: secondo le intenzioni, infatti, dovrebbero esserci i tempi tecnici per la “notifica” all’Europa e la successiva approvazione del provvedimento alla Camera, in seconda lettura. Ammesso che si tratti solo di avvisare la Commissione europea e che quest’ultima non abbia nulla da eccepire. In caso contrario dovrebbe avviarsi un contenzioso.

Biondi: «Risultato al di sotto delle aspettative del territorio».

Quello conseguito dalla Commissione speciale per il Senato viene definito dal sindaco Pierluigi Biondi come “un risultato che va molto al di sotto delle aspettative del territorio. Nonostante l’ottimo lavoro svolto dai senatori Marco Marsilio, Paolo Arrigoni che è stato in costante contatto con me e l’onorevole Luigi D’Eramo, e Gaetano Quagliariello, finalizzato a  innalzare a 500mila euro della soglia del de minimis, il Governo ha ritenuto di approfondire il discorso e di riaprire l’interlocuzione con l’Europa. La posizione del tavolo sulle tasse istituito presso la Regione e coordinato dal vice presidente Giovanni Lolli e dal sottoscritto era e rimane la stessa: le agevolazioni fiscali concesse ai sensi della legge 183 del 2011 non costituiscono aiuto di Stato ed è questo il mandato che assegniamo al nuovo esecutivo nazionale affinché si presenti a Bruxelles con la volontà precisa di tutelare gli interessi nazionali e, in particolar modo, quelli delle popolazioni colpite dal sisma del 2009».