Sercom per la filiera del legno

25 giugno 2018 | 10:12
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Sercom per la filiera del legno

Il consigliere comunale Ferdinando Colantoni propone la realizzazione di un’industria legata alla filiera del legno presso i capannoni Sercom.

Recuperare parte dei costi dei puntellamenti dismessi e creare un’industria nella filiera del legno e dell’arredo nel capannone di proprietà del Comune, la proposta del consigliere Colantoni.

Filiera del legno e puntellamenti, la proposta di Colantoni per la Sercom.

«Da un sopralluogo effettuato presso i  capannoni della Sercom, che ha un’estensione di  11.000 mq sito a Pagliare di Sassa, – scrive il consigliere Colantoni – ho preso atto che gli stessi sono stati destinati a magazzino per ricovero dei puntellamenti dismessi dove si trovano all’interno tonnellate di tubi innocenti, migliaia di morsetti di ferro e centinaia di metri cubi di legname. Sappiamo che i puntellamenti dei fabbricati sono costati allo Stato diversi milioni di euro. Se il Comune recuperasse un 10 – 15% di questi valori, potrà prevedere in bilancio consistenti entrate. Sono certo che ci sia un dettagliato inventario dei materiali che entrano. Confido altresì in un bando pubblico che metta in vendita tali materiali. Fatta questa premessa, propongo un migliore utilizzo dei capannoni della Sercom».

La filiera del legno.

Colantoni, infatti, ritiene che, «se l’immenso capannone, già proprietà del Comune dell’Aquila,  venisse destinato a creare un’industria nella filiera del legno e dell’arredo si creerebbe un altro importante polo di interesse per l’economia della città creando così nuovi posti di lavoro per manodopera specializzata, artigiani e operai. Il motivo per cui Colantoni propone di investire in questo settore è a seguito di una ricerca di mercato che vede la filiera del legno costituita da piccole e medie imprese, con fatturato medio annuo al di sotto dei due milioni di euro. Quasi 80.000 imprese in tutta Italia concentrate soprattutto in Brianza, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Emilia Romagna e nelle Marche che insieme danno lavoro a 320.000 addetti e che nel 2017 hanno generato un fatturato di 41,5 miliardi di euro, pari al 5% del PIL nazionale. Inoltre è un settore che conferma una forte vocazione per l’export vista la forte richiesta di artigianato “Made in Italy” che arriva da tutto il mondo comprendendo anche i paesi dell’est asiatico come la Cina e il Giappone, senza sottovalutare la richiesta di infissi, portali e porte, che attualmente il territorio aquilano e tutti i comuni del centro Italia, facenti parte del cratere sismico, richiedono».

«Dunque, – conclude Colantoni – perché non presentare un progetto per dare una simile destinazione alla Sercom? Ma soprattutto perché non dare una simile opportunità alla città dell’Aquila che tanto ha bisogno di risollevare la sua economia, di creare nuovi posti di lavoro e soprattutto di emergere per affermare la sua posizione di Capoluogo di Regione».