Lopardi, come si legge un portale aquilano

Maria Grazia Lopardi e i suoi “compagni di viaggio” hanno incantato il pubblico attento del Munda in occasione della presentazione del nuovo libro della presidente dell’associazione Panta Rei.
Maria Grazia Lopardi e i suoi “compagni di viaggio” hanno incantato il pubblico attento del Munda in occasione della presentazione del nuovo libro della presidente dell’associazione Panta Rei.
Il libro, edito dalla casa editrice Arkhé, contiene i simboli dei portali aquilani, ricchi di storie e di miti, raccontati dall’autrice Maria Grazia Lopardi e dagli scatti di Roberto Grillo.
“Sono ben felice di avere qui Maria Grazia Lopardi che ci parlerà dei portali aquilani, gli scrigni delle meraviglie che stiamo recuperando in questi anni del dopo sisma. Le porte della nostra città sono anche una metafora di accesso alla fede o ai luoghi dell’anima. In genere abbiamo delle porte con le bellissime decorazioni angioine e rinascimentali periodi di massima espressione artistica” – è quanto dichiara la padrona di casa, Lucia Arbace, direttrice del polo museale dell’Abruzzo.
Il ricavato della vendita del libro sarà destinato al restauro del dipinto L’incoronazione di Celestino della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
“L’obiettivo è indurre gli aquilani, ma anche i turisti che visitano la città ad alzare gli occhi per godere delle nostre meraviglie. Bisogna prestare attenzione per regalarci la possibilità di sgranare gli occhi di fronte all’eredità che i maestri scalpellini ci hanno lasciato” – afferma Maria Grazia Lopardi che ci tiene a sottolineare che la sua nuova “creatura” è nata da una sinergia tutta aquilana.
Come si legge un portale
Preziosissimo l’intervento della storica dell’arte Giovanna Di Matteo che ha illustrato il portale borgognone di San Domenico con i suoi numerosi simboli.
“Dovete essere più che curiosi di fronte a un portale, anche quello che abbiamo sotto casa e che quindi diamo per scontato. Troviamo il racconto della parola di Dio su questo portale domenicano ricco di simboli: un leone che descrive la potenza della propagazione della parola, quindi la predicazione come strumento principe tipico dell’ordine domenicano” – illustra Di Matteo. “Il leone è anche il rappresentante e il custode della giustizia. Poi possiamo notare una vite, simbolo della vigna che va lavorata affinché dia i suoi frutti. Ci sono tanti livelli di lettura: storici, filosofici e simbolici da catturare sui due livelli del trapezio che compone il portale”- conclude Di Matteo.
I simboli, una porta aperta sull’infinito
“Entriamo in quella dimensione del “c’era una volta”, del tempio del sogno, del “c’era e non c’era” che leggiamo nelle storie che ci hanno lasciato i nostri scalpellini medievali. In quei tempi i crociati avevano portato conflitti, ma anche un mescolamento di culture” – spiega Lopardi.
Portale di Santa Maria Paganica

“Le oche sono una manifestazione della Dea Uccello e sono messaggere dell’aldilà, sono il soffio ordinatore del creato” – continua l’autrice che incastra miti, simboli e culture che ci portano verso un unico significato.
Maria Grazia Lopardi e Sergio Marziani, attore e regista
“La spirale della vita, il movimento del creato che è spiraleggiante era conosciuto dai nostri antenati nell’antichità. La spirale è espressione di energia”.
Non poteva mancare un salto virtuale a Collemaggio, Basilica al centro dell’attenzione di Maria Grazia Lopardi da molti anni.
“Gli omini verdi che compaiono numerosi nella Basilica parlano di trasformazione della coscienza umana e della rigenerazione”.
