Monumento ai Caduti, un nuovo tricolore

Il monumento in bronzo fuso, progettato dall’architetto cabbiese Dionisio Ceci e disegnato dallo scultore Antonino Cassata, ora brilla in tutto il suo splendore.
In occasione del centenario della grande guerra, venerdì 29 giugno, ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, il Monumento ai Caduti di Cabbia – ubicato nella piazza centrale del paese, tra la fonte e la chiesa parrocchiale – è stato illuminato con i colori della Patria.
Lo stesso restaurato nel 2014, da un comitato di volontari che ebbi il piacere e l’onore di presiedere, fu progettato dall’architetto cabbiese Dionisio Ceci, disegnato dallo scultore Antonino Cassata e realizzato in bronzo fuso dalla fonderia Anselmi di Roma, ora brilla in tutto il suo splendore.
Stando all’interpretazione dell’artista il Monumento in cui sono scolpiti a carattere indelebile i nomi dei figli di Cabbia Caduti consta di un soldato all’estremità, una lapide in bronzo in cui sono rappresentate tre crocerossine che soccorrono un soldato ferito, lo stemma del Comune, una cornice d’alloro e delle spighe di grano che rappresentano la ripresa della vita alla fine della guerra.
Esso vuole essere un invito alle nuove generazioni affinché, in questo momento di grandi fragilità sociali e di ideali aborriscano la guerra e si adoperino, al limite delle proprie possibilità, nella costruzione di un mondo migliore all’insegna della pace: bene supremo dell’intera umanità.
I lavori di abbellimento sono stati eseguiti gratuitamente dal sottoscritto e da Domenico Di Giamberardino per quel che concerne la parte muraria consistente nella pavimentazione, in pietra locale, della superficie all’interno dell’area di rispetto.
Contemporaneamente la Fast Elettroimpianti di Alessandro e Ferdinando Di Stefano, cui va il sentito ringraziamento di tutta la Comunità cabbiese, ha provveduto a titolo completamente gratuito all’istallazione di tre faretti posti alla base che lo illuminano, con i colori della bandiera italiana, in modo spettacolare.
Ogni anno il 17 agosto vi si tiene – nel contesto della festa di S. Rocco, cui ogni cabbiese è devoto – una toccante cerimonia alla presenza di autorità civili , militari e religiose con la presenza di due crocerossine e praticamente di tutto il paese che, al di là del momento celebrativo, partecipa con sentimenti di vicinanza ed affetto al ricordo dei propri fratelli caduti per la salvezza della Patria.
È doveroso ricordare chi ha perso la propria vita per il nostro Paese e per quei principi di libertà e democrazia, che costituiscono la base della Repubblica italiana. A tutti loro deve andare la nostra riconoscenza e il nostro eterno rispetto.
Ogni paesino, anche i più piccolo dello stivale, ha il proprio Monumento ai Caduti intento ricordare il sacrificio dei nostri fratelli che giovanissimi donarono la propria vita per la salvezza della Patria e ne sanno conservare la storia e la memoria permettendo l’affermazione di valori che ispirano il nostro dettato costituzionale.
Per queste ragioni bisogna imparare a rispettarlo ed averne cura. Vederlo accesso sul far del buio è stata davvero una grande emozione, un brivido che ha scosso la pelle.
Rinnovo i miei ringraziamenti a quanti hanno collaborato alla realizzazione ed al miglioramento del Monumento simbolo di unità e coesione del popolo cabbiese.
