SPORT E POLEMICHE |
Attualità
/
L'Aquila
/
Sport
/

Maurizio Ianni, ecco chi sono

10 luglio 2018 | 16:22
Share0
Maurizio Ianni, ecco chi sono

Scontro tra Ius e Ianni, fibrillazioni nell’Aquila Calcio a 48 ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione della squadra in serie D.

«Maurizio Ianni, chi?», queste le parole attribuite dal Centro a Gianluca Ius che, tra le altre, hanno innescato l’inevitabile polemica a poche ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione dell’Aquila Calcio in serie D. Ius non avrebbe infatti gradito i ringraziamenti che Bruno Conti avrebbe rivolto proprio a Ianni che, da parte sua, replica.

L’Aquila Calcio, Ianni replica a Ius: «Per me parlano i fatti».

«Premesso che per me hanno sempre parlato i fatti e non le parole, – scrive Ianni – vorrei far conosce al dottor Ius quello che segue. Il sottoscritto ha indossato la maglia rossoblù per 8 anni durante i quali ho avuto la soddisfazione di riportare la squadra della mia città dai dilettanti ai professionisti per ben tre volte. Le faccio anche presente che, sempre per la stessa maglia, dopo il fallimento del 1994 ho giocato senza percepire stipendio per aiutare in questo modo la nuova società a ripartire. Per questa società negli anni più duri del post sisma ho rivestito le cariche di allenatore di prima squadra, di responsabile tecnico del settore giovanile e di direttore tecnico. Fatte queste dovute premesse, le voglio dire anche che in qualità di amministratore de L’Aquila Calcio 1927 dovrebbe sapere che negli ultimi tre anni ho svolto l’incarico di direttore tecnico senza percepire alcun tipo di rimborso. L’ultimo contratto di collaborazione da me sottoscritto con la società che lei ora rappresenta risale al 2014 e solo nel giugno dello scorso anno ho ricevuto la parte rimanente per il saldo. In questo periodo di inadempienza contrattuale non ho mai pensato di fare vertenza alla società così come non la feci per richiedere il mio premio promozione nell’anno 1997/98 di 10 milioni di lire, unico calciatore a non averla fatta tra le altre cose. Passiamo all’argomento più importante, la scuola calcio. L’Aquila Soccer School è stata da me creata, avviata e strutturata sin dal 2012. Se negli ultimi anni c’è stato un elemento positivo per il calcio aquilano questo da tutti viene riconosciuto nel lavoro portato avanti assieme a Fabrizio Rossi dalla Soccer School nella scuola calcio e nel settore giovanile. Mi permetta di porle ora qualche quesito. Come lei ha affermato e come tutti sanno la società L’Aquila Calcio 1927 negli ultimi 2 anni ha avuto difficoltà importanti per soddisfare le locazioni del campo per gli allenamenti e per gli alloggi al Comune ma anche per corrispondere i rimborsi ai tecnici, ai collaboratori , ai calciatori, ai fornitori e quant’altro. Secondo lei se non ci fosse stata L’Aquila Soccer School a gestire la scuola calcio ed il settore giovanile (allievi e giovanissimi regionali e provinciali) si sarebbero potuti pagare i campi, gli istruttori, i riscaldamenti per i campi al coperto, le assicurazioni e il gasolio dei pulmini, si sarebbe provveduto ai costi per le trasferte? Esisterebbe ancora una scuola calcio e un settore giovanile? Si ricordi, aggiungo, che i giovani in questa città rappresentano un valore troppo importante dal punto di vista sociale e della rinascita del tessuto cittadino e nessuno sopporterebbe di veder usato il settore giovanile per altre funzioni. Per quanto concerne il contratto, come lei saprà, è sottoscritto da due o più parti che si impegnano a delle prestazioni corrispettive. Bene, allora dovrebbe anche saper che se una parte adempie alla sua prestazione mentre l’altra non lo fa ci si rivolge a dei legali per far si che la parte inadempiente provveda. I miei sono già a lavoro. Oltretutto lei ha definito il contratto vantaggioso per la società che rappresento, allora è facile capire che io sarei la persona più interessata e felice se L’Aquila Calcio 1927 si iscrivesse al campionato e se avesse un futuro roseo. Per finire, lei mi accusa di essere andato in vacanza e che non mi sono interessato alle sorti della squadra della mia città. Se ciò è avvenuto è solo perché sapevo che lei stava prendendo il timone della società. Caro Ius, siamo quasi coetanei ma mi permetta di darle un consiglio da uomo di sport. Dovunque ho giocato ho sempre fatto il capitano della squadra o comunque sono stato indicato come punto di riferimento per i compagni e sa perché? Arrivavo in silenzio e con umiltà, con il sudore ogni giorno mi sacrificavo e trascinavo la squadra. Facevo i fatti, insomma! Mi auguro che lei riesca a fare altrettanto qui a L’Aquila per onorare una maglia intrisa di sudore di tanti calciatori , di tanti allenatori, di tanti presidenti ma soprattutto segnata con il sangue della passione dei suoi tifosi. Buon lavoro dottor Ius e forza L’Aquila sempre».