Sagre a rischio, lo denuncia la ProLoco di Tornimparte

“I vincoli posti dalla Circolare Gabrielli, sono per la maggior parte delle Pro Loco insuperabili” – parla chiaro Fusari sulle nuove regole per la sicurezza e delle conseguenti spese da affrontare.
“I vincoli posti dalla Circolare Gabrielli*, sono per la maggior parte delle Pro Loco insuperabili” – parla chiaro Fusari sulle nuove regole per la sicurezza e delle conseguenti spese da affrontare.
“Aver posto allo stesso livello di rischio in termini di sicurezza pubblica le nostre sagre ai grandi eventi sportivi e concerti di Vasco Rossi, pone alcune riflessioni importanti e quindi a soluzioni drastiche, che sono quelle di annullare le attività”.
In Italia, al momento, sono state annullate circa il 30-40 % degli eventi, a rimetterci sono sopratutto le piccole Pro Loco.
“Questa situazione genera sicuramente un depauperamento ulteriore delle aree interne e della salvaguardia delle nostre piccole tipicità e dei nostri borghi. Occorre che la politica, nazionale ma anche locale, capisca le differenziazioni di rischio, ed intervenga, con urgenza, prima che sia troppo tardi e si rechi danni irreparabili sopratutto nei nostri piccoli centri interni. Io raccolgo, il grido di allarme che viene in questo momento dalle pro loco aquilane, ma che è lo stesso manifestato a livello nazionale, e ne ho avuto conferma ieri , incontrando il Nostro Presidente Nazionale”. [FM]
*Cosa dice la Circolare Gabrielli
Dal punto di vista della sicurezza, la nuova circolare Gabrielli richiama norme già esistenti ma applicate in maniera più ferrea che, se non attuate con equilibrio, potrebbero comportare un insieme di difficoltà. Nel 2017, anno in cui il decreto è entrato in vigore, è andato tutto bene e senza contrazione degli eventi anche perché le manifestazioni enogastronomiche regionali in calendario erano già in stato avanzato di programmazione. Ma cosa accadrà quest’anno?
Ecco quali sono le richieste principali alle quali le pubbliche manifestazioni devono ottemperare e che molti hanno fatto desistere:
– capienza delle aree di svolgimento dell’evento, per la valutazione del massimo affollamento sostenibile. In particolare, per quanto concerne le iniziative programmate in aree pubbliche di libero accesso, al fine di evitare sovraffollamenti che possano compromettere le condizioni di sicurezza, gli organizzatori dovranno essere invitati a regolare e monitorare gli accessi, ove possibile anche mediante sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi d’ingresso fino all’esaurimento della capacità ricettiva dell’area interessata, che sarà interdetta già nella zona di rispetto anche con l’ausilio delle forze di polizia;
– percorsi separati di accesso all’area e di deflusso del pubblico, con indicazione dei varchi;
– piani di emergenza e di evacuazione, anche con l’approntamento dei mezzi antincendio, predisposti dall’organizzatore dell’evento, con esatta indicazione delle vie di fuga e correlata capacità di allontanamento in forma ordinata;
– suddivisione in settori dell’area di affollamento, in relazione all’estensione della stessa, con previsione di corridoi centrali e perimetrali all’interno, per le eventuali emergenze ed interventi di soccorso;
– piano di impiego, a cura dell’organizzatore, di un adeguato numero di operatori, appositamente formati, con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza del pubblico;
– spazi di soccorso, raggiungibili dai mezzi di assistenza, riservati alla loro sosta e manovra;
– spazi e servizi di supporto accessori, funzionali allo svolgimento dell’evento o alla presenza del pubblico;
– previsione a cura della competente dell’emergenza e urgenza sanitaria, di un’adeguata assistenza sanitaria, con individuazione di aree e punti di primo intervento, fissi o mobili, nonché indicazione dei nosocomi di riferimento e loro potenzialità di accoglienza e specialistica;
– presenza di impianto di diffusione sonora e/o visiva, per preventivi e ripetuti avvisi e indicazioni al pubblico da parte dell’organizzatore o delle autorità, concernenti le vie di deflusso e i comportamenti da tenere in caso di eventuali criticità
– valutazione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici ed altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità.
Inoltre:
– sviluppo di una mirata attività informativa ai fini di valutare la minaccia e predisporre un efficace dispositivo di ordine pubblico;
– puntuali sopralluoghi e verifiche congiunte per la disciplina delle attività connesse all’evento e per la ricognizione e mappatura degli impianti di videosorveglianza presenti nelle aree interessate, anche per un eventuale collegamento con la sala operativa delle Questure;
– attività di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio;
– servizi di vigilanza e osservazione a largo raggio, per rilevare e circoscrivere i segnali di pericolo o minaccia, nella fase di afflusso come in quella di deflusso;
– frequenti e accurate ispezioni e bonifiche delle aree con personale specializzato e adeguate apparecchiature tecnologiche;
– individuazione di fasce di rispetto e prefiltraggio per consentire controlli mirati sulle persone;
– sensibilizzazione degli operatori favorendo un elevato e costante livello di attenzione.