Don Bosco, il cantiere e un pezzo di storia che torna

18 luglio 2018 | 09:07
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Don Bosco, il cantiere e un pezzo di storia che torna

Il cantiere della parte storica dell’edificio si mostra ancora polvere e cemento. Oggi, Don Nicola, torna a ‘casa’.

Era il settembre 2011, quando si inaugurava l’inizio del cantiere del Don Bosco dell’Aquila. Ma la data del taglio del nastro è ancora lontana. Intanto in città arriva Don Nicola Ciarapica.

La storica struttura, gestita dal 1935 dall’Opera Salesiana San Giovanni Bosco, oggi si mostra così: ancora polvere e cemento.

Su viale Don Bosco i mezzi sono a lavoro su una parte della struttura, quella che ospitava il cinema e che in futuro sarà una sala polivalente.

La riparazione complessiva dell’opera ammonta a 28 milioni 500 mila euro a cui hanno contribuito due importanti donatori: il quotidiano ‘Libero’ e i suoi lettori che hanno aderito alla campagna raccolta fondi lanciata dal giornale raccogliendo 2 milioni di euro, ed Enel Cuore, la onlus di Enel impegnata dal 2004 nel campo della solidarietà e della filantropia, che ha sostenuto il progetto con un contributo di 600 mila euro.

Ma qualcosa è andato storto

I lavori assegnati all’impresa Mancini sarebbero dovuti terminare nel dicembre 2012. Ma il titolare dell’impresa venne arrestato ai domiciliari per corruzione, insieme al vice sindaco e assessore all’urbanistica di allora, Roberto Riga, con l’accusa di corruzione e tangenti. Il processo è ancora oggi in corso.

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Salesiani, torna a ‘casa’ Don Nicola

Intanto mercoledì 18 luglio, alle 18.30, all’Oratorio dei Salesiani dell’Aquila sarà presente Don Nicola Ciarapica.
Amico, “padre spirituale”, animatore dell’Oratorio dal 1976 al 1986, Don Nicola è stato sempre un punto di riferimento per generazioni di sportivi, scout e ragazzi dell’Oratorio.
Da più di 30 anni – come lui stesso aveva voluto – è missionario in Africa: Nigeria, Liberia e ora Ghana, dove opera in una casa salesiana di formazione. Proseguendo in questo modo la sua missione di sempre, anche quando era all’Aquila, e cioè “aiutare i ragazzi a crescere come buoni cristiani e onesti cittadini” seguendo l’insegnamento di San Giovanni Bosco.

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Come sarà il nuovo Don Bosco

Il restauro dell’opera, rimasta fortemente lesionata dal sisma nel 2009, prevede il restyling completo dell’edificio e il rinnovo di tutti gli impianti tecnici e sportivi. In particolare l’adeguamento sismico della struttura portante, dalle fondazioni fino al solaio di copertura, attraverso il rinforzo dei nodi strutturali con fibre di carbonio e la sostituzione delle murature in mattoni forati, sia interne che di tamponatura, con tipologie antiribaltamento solidali con la struttura stessa. Il nuovo oratorio, la cui superficie complessiva e’ di circa 1.700 metri quadrati, offrirà nella nuova struttura e negli spazi all’aperto adiacenti vari servizi: accoglienza, sport, attività ludiche e ricreative, laboratori teatrali, musicali e di fotografia, attività formative e associative. La struttura si svilupperà su tre livelli: livello 0 destinato a due sale studio, due sale associazioni, tre sale pluriuso; il livello -1 destinato a soggiorno pranzo, cucina, camere e refettorio; il livello -2: destinato a campo da gioco polifunzionale (campo da basket, pallavolo, tennis) e spogliatoi. L’edificio e’ stato progettato per il contenimento del consumo energetico e l’utilizzo delle energie alternative, tra cui l’impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e il fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica, sui prospetti sarà installato un adeguato cappotto termico ed infissi a taglio termico.

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