Passo delle Capannelle, la strada più bella

21 luglio 2018 | 16:55
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Passo delle Capannelle, la strada più bella

Il Passo delle Capannelle è la strada panoramica più bella da fare in bici o in moto secondo il portale siviaggia.it.

«È la strada panoramica più bella d’Italia ma pochi la conoscono. Il Passo delle Capannelle, in Abruzzo, è uno dei percorsi più belli da fare in moto o in bicicletta; un vero spasso, quando arriva la bella stagione, per i motociclisti che si danno appuntamento sulle sue curve, ma può essere percorsa anche in bicicletta. È il Passo delle Capannelle, lungo la Statale 80 del Gran Sasso d’Italia». Così il portale turistico siviaggia.it incorona la strada aquilana e i suoi meravigliosi paesaggi.

Passo delle Capannelle, full immersion nella montagna abruzzese.

«Si può percorrere in due sensi: da L’Aquila a Teramo o viceversa, entrambi con bellissimi panorami» scrive il portale siviaggia.it. «Se si parte da Teramo venendo dal mare, ci si immerge fin da subito nella montagna abruzzese. Appena usciti dalla galleria di Frondarola lo spettacolo che si ammira è quello del panorama del massiccio del Gran Sasso. Da qui ci si immerge nel Parco Nazionale Monti della Laga. Man mano che si sale il paesaggio si allarga con grandi prati dove pascolano liberamente mandrie e greggi. Ma il tratto più bello è alla fine del percorso, fino al Passo delle Capannelle, a 1.300 metri di altitudine. È un valico appenninico, in provincia dell’Aquila, che scavalca la catena del Gran Sasso a Sud e i Monti della Laga a Nord. […] Il Passo delle Capannelle viene percorso fin dai tempi più remoti. Lo testimoniano i ritrovamenti della via Cecilia, la strada usata dai Romani per collegare la conca aquilana (Amiternum) con le città della costa adriatica. In passato è stato anche il territorio preferito dai briganti. Il nome ‘Capannelle’ deriva probabilmente dalle piccole capanne di pastori dislocate lungo tutto il territorio. Infatti il valico era utilizzato dalle greggi durante la transumanza dai monti abruzzesi verso le pianure dell’agro romano».

(foto neveappennino.it)