Cronaca

Da Facebook all’incubo, un arresto per stalking

Atti persecutori contro la donna che lo ospitava, arrestato 46enne a Cagnano Amiterno.

Arrestato per stalking un rumeno di 46 anni che tormentava la donna che lo ospitava e suo figlio. Si erano conosciuti su Facebook.

Si sono conosciuti sulla celebre piattaforma social Facebook quando hanno deciso di convivere a casa di lei per conoscersi meglio quando l’uomo, D.D.H., rumeno classe ’72, d’improvviso ha cambiato atteggiamento rendendosi responsabile di gravi atti persecutori contro la donna che lo ospitava e suo figlio. Arrestato per stalking.

Stalking, l’intervento dei carabinieri dopo la denuncia.

La vittima, una donna classe ’73, quando ha finalmente trovato la forza di parlare ha raccontato tutto ai Carabinieri della Stazione di Cagnano Amiterno che, oltre a raccoglierne le dichiarazioni ed avviare una certosina attività investigativa, hanno fatto in modo di tutelare la vittima e far si che la stessa si fidasse degli operatori. «I fatti – sipiegano dal Comando provinciale – risalgono a febbraio di quest’anno quando i due cominciano una relazione sentimentale culminata con la convivenza ma, dopo qualche settimana, l’arrestato, ingelositosi della donna, ha cominciato a porre in essere condotte tali da creare nella compagna uno stato ansioso e, talvolta, ad assumere comportamenti violenti come, in un caso, in preda all’ennesimo raptus di gelosia, devastando l’abitazione della donna rompendo mobili e suppellettili varie. Le condotte dell’uomo non si sono fermate nemmeno quando l’ormai ex compagna lo aveva costretto ad andare via di casa perché impaurita dall’atteggiamento dell’uomo. Questi, infatti, ha continuato anche con molestie e minacce anche al figlio della donna introducendosi addirittura di nuovo in casa della donna furtivamente. In quest’ultima circostanza la vittima si è finalmente rivolta ai Carabinieri del luogo che immediatamente hanno posto in essere una serie di attività volte ad allontanare l’uomo dalla donna e a far si che quest’ultima potesse riacquisire la serenità ed una regolarità di vita ormai perduta. Grazie all’autorevole guida investigativa della Procura della Repubblica di L’Aquila, si è quindi riusciti ad acquisire elementi tali da ricostruire un quadro probatorio che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita proprio nella giornata di ieri».

Stalking, l’importanza di denunciare.

L’Arma dei Carabinieri continua, con tutti i suoi presidi, a sensibilizzare tutta la popolazione a segnalare qualsiasi caso di atti persecutori, violenza di genere o domestica al fine di evitare che i reati vengano portati ad ulteriori conseguenze e a tutelare le parti offese che il più delle volte si identificano anche in minori, vittime inconsapevoli di questi delitti.

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