
«Stupisce che proprio un esponente della maggioranza di governo che ha amministrato la Città per ben 10 anni e sino al mese di giugno 2017, contesti una norma approvata dall’Amministrazione di cui ha fatto parte sino allo scorso anno».
«Stupisce che proprio un esponente della maggioranza di governo che ha amministrato la Città per ben 10 anni e sino al mese di giugno 2017, contesti una norma approvata dall’Amministrazione di cui ha fatto parte sino allo scorso anno».
È quanto precisa Luca Rocci, membro del Gruppo Consiliare di L’Aquila Futura, in riferimento alle critiche mosse dall’ex Consigliere Comunale del PD Gamal Bouchaib, in merito al requisito dell’anzianità di residenza a L’Aquila di sei mesi, prevista nel bando per l’assegnazione del Bonus Economico una tantum per il corrente esercizio, recentemente pubblicato.
«Ed infatti – prosegue Rocci – tale requisito minimo per l’accesso al beneficio, è stato introdotto proprio dall’Amministrazione Cialente, dal momento che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 19 marzo 2015, è stato approvato il ‘Regolamento Comunale per la concessione di benefici economici “una tantum”, rivolti a nuclei familiari in estrema difficoltà’ che, all’art. 3 individua, quali destinatari degli interventi di sostegno economico, i cittadini italiani e/o comunitari residenti nel Comune dell’Aquila da almeno 6 mesi, o i cittadini extra-comunitari che siano in possesso del permesso di soggiorno di lunga durata, sempre residenti a L’Aquila da almeno sei mesi.»
«Quanto invece all’ipotizzato rischio di esclusione di alcuni potenziali beneficiari dell’intervento – specifica inoltre Rocci – è bene sottolineare che l’attuale maggioranza, che sin da subito ha voluto sottolineare, sempre nel pieno rispetto dei diritti degli utenti fragili, la priorità per i cittadini aquilani o comunque per chi dimostra di voler vivere stabilmente nella nostra Città, oltre a prevedere un incremento degli importi per nucleo familiare, ha inoltre aumentato la platea dei potenziali beneficiari del bonus economico straordinario, avendo infatti incrementato il limite reddituale ISEE di accesso dai 4 mila euro del precedente bando, ai 6 mila euro di quello attuale, estensione a seguito della quale gli uffici preposti stanno registrando un afflusso considerevole di domande da parte dell’utenza, con ciò certificando la bontà delle scelte dell’Amministrazione.»