
Roseto degli Abruzzi, grave episodio di razzismo ai danni dell’italo senegalese Ibrahima Diop, 39 anni.
L’uomo, con la cittadinanza italiana dopo le nozze con una donna abruzzese, sarebbe stato insultato da un impiegato della Asl presso i cui uffici si era recato per avere informazioni per rinnovare il libretto sanitario.
L’uomo, con la cittadinanza italiana dopo le nozze con una donna abruzzese, sarebbe stato insultato da un impiegato della Asl presso i cui uffici si era recato per avere informazioni per rinnovare il libretto sanitario.
L’italo-senegalese sarebbe stato apostrofato con “Che vuoi? Vattene. Questo non è l’ufficio del veterinario…”.
I carabinieri indagano per risalire all’autore dell’insulto che rischia il licenziamento
Paolucci, I possibili provvedimenti
«Ho disposto immediatamente una indagine interna alla Asl di Teramo per l’eventuale assunzione di provvedimenti in un presunto caso di razzismo che, se confermato, sarebbe gravissimo. Qualora gli accertamenti effettuati dessero conferma dell’episodio, non esiteremo a prendere decisioni drastiche nei confronti di chi si è macchiato di un comportamento inaccettabile.»
È il commento dell’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, al presunto episodio di xenofobia.
«È triste – secondo Paolucci – dover constatare che nel momento storico attuale si stanno registrando diversi casi di questo genere a causa delle spinte di impronta xenofoba che provengono dal governo in carica.»
Pezzopane “Episodio inaccettabile”
«Il grave episodio della Asl di Roseto si inserisce in clima di intolleranza che sta attraversando il nostro Paese non più accettabile.»
Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane della presidenza del Gruppo Pd.
«Solo ieri abbiamo appreso della vile aggressione all’atleta azzurra Daisy Osakue e poco dopo veniamo a conoscenza dell’incredibile comportamento di un operatore che insulta un paziente, Ibrahima Diop, con l’argomentazione razzista ‘non siamo l’ufficio del veterinario’. Cosa altro deve succedere nel nostro Paese per far capire che bisogna fermare questa escalation di episodi usando tutti, a cominciare dai membri del governo, un linguaggio di condanna all’intolleranza e cercando di non lucrare consensi cavalcando inesistenti allarmi sociali dovuti all’immigrazione. È opportuno in questo senso che il governo si attivi immediatamente per accertare le responsabilità di questo episodio e valutare le giuste sanzioni nei confronti di chi non ha osservato non solo i principi fondamentali del servizio pubblico , ma neanche quelli di civile convivenza.»