Tensioni in Commissione, Consiglio posticipato

7 agosto 2018 | 11:16
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Tensioni in Commissione, Consiglio posticipato

Maggioranza ancora divisa sulla legge elettorale, il Consiglio regionale slitta alle 19,30.

L’orario d’inizio dell’odierna seduta del Consiglio regionale è aggiornato alle ore 19.30. Ne ha dato comunicazione in Aula il Presidente Giuseppe Di Pangrazio , dopo l’annuncio del primo slittamento alle 15 e il successivo alle 17,30.. «Il motivo del rinvio – ha spiegato Di Pangrazio – è legato ai lavori in corso delle Commissioni che stanno esaminando importanti leggi a favore dei cittadini e del territorio regionale». Presumibilmente un modo istituzionale per celare la frattura in seno al centrosinistra e a tutto il Consiglio, relativamente alla legge elettorale. Alle 15.30 il presidente è tornato in Aula per comunicare l’ulteriore aggiornamento alle 17,30, in quanto la commissione è stata riconvocata per le 16. A seguire, l’ulteriore slittamento alle 19,30.

Tensioni in Commissione, il nodo della legge elettorale.

Ad agitare le acque di questo ultimo scorcio di legislatura sono gli emendamenti alla legge elettorale che il Partito Democratico vorrebbe approvare. Ma dall’opposizione e parte della stessa maggioranza hanno alzato le barricate, contro provvedimenti giudicati come «un colpo di coda per cercare di non perdere troppo alle imminenti regionali», secondo il Movimento 5 Stelle. Duro anche il centrodestra, ma il vero problema del Pd è l’opposizione interna. Sia Art. 1 – Mdp che Sinistra Italiana si sono espressi contro il tentativo di parziale riforma della legge elettorale, con parole se possibile anche più dure dell’opposizione. Da qui le difficoltà del Pd che non vuole uscire dalla Commissione e andare in Consiglio con il rischio che gli alleati votino contro gli emendamenti, insieme all’opposizione.

Tra i punti più contestati, l’innalzamento della soglia di sbarramento all’8% per le liste che si presentano sole e non all’interno di una coalizione. Il Pd ha poche ore di tempo per convincere gli alleati. Intanto l’opposizione ha già pronti centinaia di emendamenti per fare ostruzionismo.