Silveri, gaffe culturale o arroganza politica?

Il suo post su Facebook del 2 agosto aveva scatenato una bufera di indignazione popolare da suscitare una replica dello stesso autore. Mentre diversi esponenti della politica locale ne chiedono le dimissioni dal consiglio comunale, ci si interroga sulla valenza di questo segnale mediatico.
Il post era stato pubblicato il 2 agosto, nel giorno del 38° anniversario della strage della stazione di Bologna.
L’autore è il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale Roberto Junior Silveri.
Questo il post pubblicato:

Il comunicato di Silveri
All’indignazione mediatica Silveri aveva risposto così:
Semmai esistesse un modo giusto per commemorare le vittime innocenti è proprio quello della ricerca della verità e della giustizia che, a distanza di quasi 40 anni, ancora non c’è e forse mai ci sarà così come per Ustica.
Le reazioni non sono tardate ad arrivare, reazioni forti, di condanna nei confronti dell’esternazione del consigliere Silveri al punto da chiederne le dimissioni al Presidente del Consiglio Comunale Roberto Tinari.
Sinistra Italiana
«Chi ha un ruolo istituzionale deve tenere conto del rispetto dei poteri dello Stato, non si può continuamente travalicare il perimetro della Costituzione e delle regole che ci siamo dati.» ha dichiarato Pierluigi Iannarelli ai microfoni del Capoluogo.
«La replica di Silveri è, se possibile, peggiore del post su facebook, la strage di Bologna è passata al vaglio dei tre gradi di giudizio e la Cassazione nel 1995 ha definitivamente condannato per il reato di strage i neofascisti Fioravanti e Mambro.»
«Non è corretto fare un parallelismo con la strage di Ustica il cui processo non si è mai tenuto in quanto l’istruttoria si è conclusa con un non luogo a procedere poiché ignoti gli autori della stessa.»
«Questo è solo l’ultimo degli episodi che vedono protagonisti Silveri ed altri componenti della maggioranza; prima la celtica, poi l’aquila di Salò, poi l’invito a procreare bambini esclusivamente italiani condannando chi si vede costretta ad abortire… – prosegue il segretario di Sinistra Italiana – È un continuo e non sono consapevoli dei danni che fanno e questo è grave perché determinano degli strappi, oltre che istituzionali, anche sociali. Tutte questioni che servono a nascondere la loro incapacità amministrativa.»
“Una nuova forma di arroganza politica”
«L’episodio è preoccupante, è un segnale di una nuova forma di arroganza politica – afferma l’avvocato Carlo Benedetti, ex presidente del Consiglio Comunale -. Temo che non sia un problema solo di Silveri.»
«A volte è meglio non parlare che parlare a sproposito, mi auguro che tutto il consiglio comunale abbia un atteggiamento più avveduto perché il Consiglio non è un palcoscenico dal quale si possono dire “stupidaggini”. La Presidenza del Consiglio dovrebbe assumere iniziative idonee a tutelare il consesso consiliare – prosegue Benedetti che conclude – Spero che si tratti di una gaffe culturale e non di un’impostazione politica generale.»