Il fabbro artista di Madonna Fore

Piccole storie aquilane. Cesidio Petrella e i suoi lampadari per Madonna Fore.

Tanto si è parlato delle statue della via Matris sul percorso che conduce a Madonna Foreo anche della possibile costruzione di un bed & breakfast in quest’area incontaminata, al punto che ci sono storie che restano nascoste perché non fanno altrettanto rumore.

Quasi per caso incontro Cesidio Petrella, aquilano doc, a lavoro all’esterno del santuario. Vernicia una piccola porta e mette a posto con cura quel che si deve, un po’ come fosse casa sua.
Con i suoi quasi ottant’anni, così frizzanti e vivaci, Cesidio, ogni mattina di buon ora raggiunge a piedi la chiesetta della Madonna Fore. Non importa se fuori piove o c’è il sole, questo è l’appuntamento della giornata a cui non dice di no.

“Non lo faccio solo per motivi religiosi, ma perché questa è un po’ come se fosse la mia seconda casa” – racconta mentre ci offre un caffè nel piccolo vano anteriore, che è diventato una sorta di alcova per gli aquilani più affezionati. “Questo è il posto dove la domenica sorseggiamo un caffè, mangiamo un dolce e discutiamo di quello che c’è da fare per rendere più bello e accogliente il santuario”. E’ proprio lui, insieme ad un altro confratello, ad aprire ogni domenica la porta della chiesa, piccola e quasi nascosta in mezzo al verde, ma così grande per la devozione dei suoi cittadini.

Domenica scorsa Cesidio ha donato alla chiesa il quinto lampadario, frutto di ore di lavoro e passione. Lo si può ammirare all’ingresso: “Un cuore con sette spade a ricordare i sette dolori della Madonna”. Questa lumiera è l’ultima arrivata, qualche settimana fa ne è stata installata un’altra, più grande e vistosa, che abbellisce il soffitto del santuario. Anche in questo caso a forma di cuore.
Cesidio per una vita ha fatto il fabbro nell’officina della sua famiglia, ma la passione non è mai finita . “Non ho mai smesso di lavorare, di fare piccoli o grandi lavori”.
