





Torna a splendere uno scorcio del centro storico della frazione di Termine a Fagnano Alto. Le lavorazioni effettuate, per un importo di circa 1,4 Mln di Euro, portano il livello di sicurezza sismica ben oltre quanto richiesto dalle vigenti normative tecniche nazionali e di settore.
A circa 10 anni dal catastrofico evento sismico che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009 costringendo la popolazione abruzzese ad abbandonare le proprie abitazioni privandosi delle cose in esse contenute e non ultimi i relativi ricordi, una luce di ottimismo e fasto si è accesa nella piccola frazione di Termine del Comune di Fagnano Alto, anch’essa gravemente danneggiata dall’evento tellurico principale e dal successivo sciame sismico.
Seguendo le indicazioni di priorità stabilite dal Piano di Ricostruzione, si è provveduto ad effettuare delle indagini strutturali sull’aggregato edilizio denominato “TR_I02” che hanno permesso di valutarne la tipologia morfologica e costruttiva ed intraprendere così la progettazione propedeutica alla fase di Ricostruzione.
L’aggregato è tornato al suo antico splendore avocando nuovamente a pieno la triade vitruviana dell’utilitas, della fimitas e della venustas.
Conseguentemente agli interventi di restauro, tre famiglie possono finalmente tornare nelle proprie abitazioni nonché fruire della piccola porzione di borgo incantato composto di passaggi coperti da volte a botte ed un sapiente gioco di intonaci, pietra faccia vista e particolari in mattone rosso.
L’intervento ideato e progettato dall’Ing. Alessandro Asprini e dal suo gruppo consolidato di lavoro composto dagli Ingg. Roberto Gubbiotti, Marco Gubbiotti, Daniele Fazi e dall’ Arch. Fabio Saltutti, ha evidenziato anche la sapiente commistione tra il recupero degli elementi di pregio con tecniche innovative di restauro che hanno portato l’aggregato edilizio ad essere oggetto di riprese televisive tematiche e di divulgazione scientifica.
Le lavorazioni effettuate, per un importo di circa 1,4 Mln di Euro, consistono nella messa in opera di betoncino armato da rete in F.R.P. o trefoli metallici sulle murature portanti, che, unitamente al consolidamento degli impalcati ed alla realizzazione di nuove coperture, tirantature e fondazioni portano il livello di sicurezza sismica ben oltre quanto richiesto dalle vigenti normative tecniche nazionali e di settore.
L’intendo dell’Ing. Alessandro Asprini è quello di estendere tale modus operandi a tutto il piccolo borgo, proprio paese di residenza, al fine di creare un unicum urbano con una conseguente omogeneità visiva e di fruibilità spaziale.
I lavori di riparazione e miglioramento sismico sono stati eseguiti dalla ditta fagnanese Rosa Edilizia S.r.l. che con la sua oramai consolidata esperienza nel settore dei restauri monumentali, ha reso possibile questo importantissimo traguardo.
Un particolare ringraziamento per il risultato ottenuto va rivolto, inoltre, all’ Amministrazione Comunale di Fagnano Alto rappresentata dal Sig. Sindaco P.T. Francesco D’Amore ed ai proprietari degli immobili, legalmente rappresentati dal Sig. Lino Angelo Passacantando, per la fiducia e la disponibilità nel gruppo redazionale dell’intervento.