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Cronaca
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Addio al notaio Antonio Battaglia

30 agosto 2018 | 13:04
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Addio al notaio Antonio Battaglia

Si è spento all’ospedale San Salvatore il notaio Antonio Battaglia.

La cittadinanza potrà dare l’ultimo saluto venerdì 31 Agosto presso la basilica di San Bernardino alle ore 10,30.

Al figlio Federico e alla famiglia, le condoglianze di tutta la redazione.

Cordoglio è stato espresso anche dal Consiglio Notarile dell’Aquila: «Ieri è venuto a mancare il Notaio Antonio Battaglia, stimato ed amato professionista di cui si ricorda il lungo operato sempre a servizio della collettività, l’impegno civile e sociale, la capacità di ascolto, la profonda sensibilità che  lo hanno reso punto di riferimento per la città di L’Aquila. Grande  è stato l’insegnamento del professionista, maestro delle giovani generazioni, capace di coniugare rigore e correttezza nell’esercizio della funzione con  semplicità e disponibilità nei rapporti umani. Alla sua famiglia ed ai suoi cari,  l’abbraccio affettuoso di tutti i notai del distretto di L’Aquila Sulmona Avezzano».

«È con profonda commozione – ha sottolineato il sindaco Pierluigi Biondi – che apprendo della scomparsa del notaio Antonio Battaglia. Una persona autorevole e per bene, che sia nella sua professione sia alla guida della Cassa di risparmio della provincia dell’Aquila, ha dato lustro alla nostra città. Ai suoi familiari le condoglianze personali e della municipalità aquilana».

«Una persona unica, eccezionale, – ha commentato la deputata Stefania Pezzopane – mi ritengo fortunata per averlo conosciuto e per aver condiviso con lui tante edizioni del Premio intitolato a Laudomia Bonanni che proprio con lui ed Annamaria Giancarli fondammo nel 2001. Non dimenticherò mai quando andai da lui, allora Presidente di Carispaq, a proporgli di intitolare alla grande scrittrice aquilana Laudomia Bonanni l’istituzione di un Premio internazionale di poesia, ero timorosa di ricevere un ennesimo no. Ed invece fu un sì convinto e motivato. Antonio Battaglia univa alle straordinarie competenze professionali, una grande capacità di relazioni umane ed uno spessore culturale incredibile. A lui ho voluto bene e di anno in anno ogni edizione del Premio era l’occasione per stabilire maggiore condivisione e visione del futuro. Anche dopo il terremoto mi incoraggio’ a tenere comunque la nostra manifestazione proprio all’interno dell’istituto bancario. La malattia ha interrotto la sua partecipazione fisica ma non il suo sostegno. Piango la sua scomparsa, mi inorgoglisce aver potuto condividere con lui la creazione di una cosa importante per la città e di averlo conosciuto. Nessuno come lui era capace di trasferire tanta serenità e sicurezza, senza troppe parole, con gesti semplici, carichi di amore per la sua città e la sua comunità. Condoglianze alla famiglia».