De Gregori fa sognare la ‘sua’ L’Aquila





Si conclude con il concerto di Francesco De Gregori la 724esima Perdonanza Celestiniana. In 11 mila sul circuito di Collemaggio.
Di Francesca Marchi, foto di Natalfrancesco Litterio
Alle nove e trenta in punto sale sul palco e rompe il ghiaccio con un “Buonasera L’Aquila” e la città risponde con un applauso caldissimo, come a dire “questa sarà senza dubbio una serata indimenticabile”.
Le note timide di “Numeri da scaricare“, seguite da quelle di una magica “Caterina” danno il là alla magia che avvolge Collemaggio. Non manca nulla, nemmeno la luna quasi piena e luminosissima che si alza sulla Basilica che, per l’occasione, si è vestita di mille colori. Immancabili i cavalli di battaglia: “Va in Africa Celestino“, “La leva calcistica“, “Generale“, “Sempre e per sempre” e “Santa Lucia“, pezzi che emozionano tutti, dai più giovani ai veterani del Principe. Inaspettato come un regalo speciale l’omaggio al collega e amico Lucio Dalla: “Quattro marzo“, con il pubblico che canta a squarciagola e con l’affetto genuino che parte dal cuore per un artista che resta nel sangue e nell’anima.

“La donna cannone” accompagnata da applausi e un coro all’unisono che regala, come anche la Perdonanza vuole, una riconciliazione unica e inaspettata. “E non avrò paura se non sarò bella come dici tu” la frase che colpisce e che fa pensare alla città che rinasce senza paura, appunto, con la tenacia che la contraddistingue.
“Buonanotte fiorellino” e “Titanic”, scandiscono la carrellata dei successi che fanno applaudire senza sosta fino al ritorno sul palco di De Gregori.

“Siete un pubblico fantastico, che posso fare per voi? Un brindisi!” – il Principe ringrazia così la ‘sua’ L’Aquila con cui ha una perfetta sintonia. Ed ecco che attacca con “Falso movimento“, tra i capolavori del penultimo album. “Alice” che lascia cantare è solo l’assaggio di uno dei momenti più emozionanti della serata. De Gregori invita a cantare sul palco un ospite: “Lei è Chicca, la mia sposa”, ovvero la sua compagna di vita da quarant’anni. “Anima e core” intonata dalla coppia è un concentrato di amore e romanticismo.
L’immancabile “Rimmel” conclude il concerto più atteso della Perdonanza 2018. L’Aquila va a dormire con la magia nel cuore.
Grazie Francesco!