Perdonanza 2018, la chiusura della Porta Santa




Chiusura della Porta Santa, ieri la cerimonia. Tornerà ad aprirsi in occasione della 725esima Perdonanza.
Si è svolta nella prima serata di ieri la cerimonia di chiusura della Porta Santa, per l’edizione 2018 della Perdonanza Celestiniana. La cerimonia si è svolta al termine della Santa Messa, durante l’omelia della quale, l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, ha sottolineato come il perdono «non può mai essere inteso come semplice azzeramento del debito e licenza a sbagliare di nuovo: alla misericordia si affianca sempre l’invito esigente del Signore: va e d’ora in poi non peccare più. La conversione che il pellegrinaggio giubilare ci chiede non si limita ad una emancipazione dal male: essa domanda anche una decisa crescita nel bene».

L’arcivescovo dell’Aquila ha inoltre sottolineato come «occorre aver maturato convinzioni ed esperienze consolidate per riuscire a ricevere e dare perdono, con generosità e con gioia. Il perdono richiede non solo una disponibilità del cuore, ma anche un’attitudine della mente: bisogna, infatti, avere chiari i motivi evangelici e umani per cui si perdona, il perdono è una medicina, anzitutto per se stessi. Guarisce molte malattie spirituali, psicologiche e comunitarie, che intossicano la nostra esistenza».

Al termine della Santa messa, la cerimonia di chiusura della Porta Santa, alla quale ha partecipato anche il sindaco Pierluigi Biondi.

Quindi spazio alla festa civile, con il rietro del corteo storico e il concerto di Francesco De Gregori, che ha portato sul circuito di Collemaggio circa 11mila persone.