Lotta contro il cancro

‘Io sono ancora qua’, la storia di Lucia Ottavi

Domenica 2 settembre si terrà a San Benedetto dei Marsi un evento di beneficenza a supporto della ricerca contro il cancro. Il Capoluogo ha raccolto la storia dell'ispiratrice dell'evento: Lucia Ottavi.

Lucia Ottavi è una bella ragazza e una giovane mamma di 37 anni.

Famiglia regolare, vita regolare e sorriso contagioso.

È proprio il suo sorriso a colpire l’interlocutore.

Dietro quel sorriso si nasconde il segreto di una “guerriera”, alla quale quella vita felice e regolare ha riservato in realtà delle prove ardue da affrontare.

Lucia, ha già dovuto affrontare – e vincere – una dura battaglia che ha toccato da vicino la sua bambina.

Il 3 gennaio inoltre le viene diagnosticata una neoplasia al seno per cui viene operata d’urgenza il 31 gennaio.

Neanche 30 giorni per realizzare che il tempo è poco e che, se si vuol continuare a vivere, bisogna lottare. Il tumore è uno di quelli odiosi: una neoplasia lobulare, quindi diffusa in più punti, giunta al terzo stadio.

«Ho avvertito un piccolo nodulo e sono andata subito dalla dottoressa Simona Felici, la quale ha voluto che io facessi subito una biopsia: è grazie a lei e alla sua tempestività se sono ancora viva. Quella biopsia mi ha salvato la vita.» racconta Lucia Ottavi al Capoluogo.

«Per fortuna l’abbiamo preso in tempo, nonostante il tumore fosse al terzo stadio e con una percentuale molto alta di invasività. Ho avuto la fortuna di incontrare poi sulla mia strada altri due medici eccezionali che operano a L’Aquila, a cui va tutta la mia gratitudine: la dottoressa Katia Cannita e il dottor Alberto Bafile.»

 

 

La miglior cura è la prevenzione

«Bisogna prevenire, nel mio caso abbiamo potuto scongiurare il peggio grazie appunto alla tempestività con cui sono stati condotti gli esami medici. In alcuni casi l’unica cura è la prevenzione.»

«Mi sono accorta che ognuno di noi ha un familiare o una persona cara che combatte con questo male. A volte diamo per scontato che questa cosa non ci riguardi ma riguarda tutti noi, potrebbe riguardare tutti noi. A tal proposito è giusto che se ne parli ed è giusto che le persone che hanno vinto il male o lo stanno ancora combattendo siano “visibili”, si mostrino e ne parlino.» prosegue Lucia Ottavi.

 

San Benedetto dei Marsi, un comune sensibile al tema

Per questo, grazie all’amministrazione comunale di San Benedetto dei Marsi, al sindaco Quirino D’Orazio e all’assessore Erminia Raglione, alle associazioni di volontariato con cui è venuta in contatto, Lucia è riuscita ad organizzare un evento di beneficenza per tutti i malati oncologici e per la ricerca.

Il sindaco D’Orazio conosce bene le battaglie condotte finora da Lucia perché è suo marito e l’ha sostenuta in tutte queste prove durissime, che non sono riuscite peraltro a scalfire il sorriso della donna.

Sensibilità di amministratore e di uomo, a cui va il plauso di tutti.

Del resto la forza di Lucia è sempre stata la sua famiglia: il marito, appunto e i due figli Reulo e Julia Maria.

«La forza me l’ha insegnata mia figlia: dopo averla vista combattere una battaglia così dura per una bambina ho pensato che io, sua madre, non potevo essere da meno.»

LUCIA OTTAVI

 

Io sono ancora qua. In passerella contro il cancro

L’evento si terrà domenica 2 settembre alle  a partire dalle ore 18,00. L’evento vedrà la partecipazioni di
importanti personalità della Politica a livello parlamentare, regionale, provinciale e locale, qualificati medici specialisti in oncologia, oltre a persone, coinvolte in prima persona, che sfileranno in passerella per testimoniare la loro difficile esperienza personale, contro, quella che è definita, la malattia del secolo.

La serata ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro ed è stato inserito all’interno della splendida cornice dell’anfiteatro romano di Marruvium in un contest di spettacolo in cui si alterneranno: musica, poesia, arte e letteratura.

 

Il programma

A partire dalle ore 18:00 nelle strade antistanti l’Anfiteatro, sarà anche possibile visitare un “mercatino della solidarietà”, dove arte, musica, gastronomia e, ovviamente, anche con un occhio di riguardo verso i più piccoli (con tanto di truccabimbi) conferiranno a tutta la manifestazione un’atmosfera a dir poco unica.

Dalle 20: 30 sarà la volta delle voci di autorevoli medici, quali il dr. Emilio Di Genova, Maggiore Medico dell’Arma dei Carabinieri, membro del Comitato Etico dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano e propositore del Registro dei tumori in Abruzzo, la dott.ssa Tina Sidoni, Oncologa presso l’Ospedale S. Salvatore di L’Aquila e oncologi dell’ospedale di Avezzano.

Ci saranno le autorità locali e provinciali, l’assessore regionale Lorenzo Berardinetti e la responsabile della Soprintendenza Emanuela Ceccaroni.

Verranno letti alcuni brani dal libro “Amore oncologico” di Tina Cerasani, tratto da una storia vera.

Interverranno Padre Riziero, il Trio Lirico con Chiara Tarquini, Paolo Giordani e Valentina Di Marco.

Presenterà la serata Pompeo Di Nicola.

 

La gratitudine di Lucia

Durante l’evento sarà possibile fare delle donazioni, scopo della serata, in favore della ricerca. Il ricavato infatti sarà devoluto alla ricerca contro il cancro, fondamentale per tante persone che ancora lottano e sperano.

Lucia si augura quindi che l’affluenza all’evento sia massiccia e che si possano raccogliere fondi finalizzati allo scopo.

La giovane mamma-guerriera dal sorriso fatto di speranza ci tiene però, prima di salutarci ad aggiungere qualcosa:

«Voglio davvero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l’avverarsi di questo mio sogno, e dunque l’amministrazione comunale, le associazioni, gli ospiti tutti e per il supporto tecnico: Strumenti Musicali Malandra di Ettore Malandra per il service audio/luci, Luminarie Tarquini per il palco, Vitagliani di Giuseppe Vitagliani per la passerella, Musicomania di Domenico Di Gregorio per il Led Wall, Alfonsi impianti e noleggi di Claudio Alfonsi per il gruppo elettrogeno, i negozi di abbigliamento Satil Store, Play Sport e Amaranto per gli abiti, nonché tutti i volontari che si stanno adoperando per far sì che la manifestazione rimanga nel cuore di tutti.»

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