Jazz e amatriciana, doppia festa

2 settembre 2018 | 00:54
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Jazz e amatriciana, doppia festa
Jazz e amatriciana, doppia festa
Jazz e amatriciana, doppia festa

Amatrice, tappa del Grande jazz per le terre del sisma e seconda giornata della Sagra degli spaghetti all’amatriciana.

Doppio appuntamento nella giornata di ieri ad Amatrice, dal 31 agosto fino ad oggi, domenica 2 settembre, impegnata con la Sagra degli spaghetti all’amatriciana, tornata a due anni dal terremoto.

jazz amatrice amatriciana

Nello stesso pomeriggio, il grande jazz per le terre del sisma; l’iniziativa, sotto la direzione artistica di Paolo Fresu, è organizzata da Mibact, Siae, Nuovo Imaie, Federazione nazionale Il jazz italiano, I-Jazz, Mids e Casa del Jazz. La “maratona” di jazz è già passata per Camerino, Scheggino e ieri, appunto, Amatrice. Questa sera, invece, gran finale all’Aquila.

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Il grande jazz italiano ad Amatrice.

Il pomeriggio musicale ad Amatrice è iniziato con l’esibizione del Corpo bandistico di Accumoli, accolto con grande calore. Poi spazio al jazz con i giovani Night Dreamers (Emanuele Sartoris al pianoforte, Simone Garino al sax soprano, Antonio Stizzoli alla batteria e Dario Scopesi al basso); a seguire Beatrice Arrigoni Trio, con Beatrice Arrigoni (voce e composizioni), Lorenzo Blardone al pianoforte e Andrea Grossi al contrabbasso. A chiudere la rassegna Bear Trip, con Lewis Saccocci alle tastiere e synth, Gianmarco Tomai a basso e synth e Nicolò Di Caro alla batteria.

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Star della serata, John De Leo, con Fabrizio Tarroni alla chitarra semiacustica e Franco Naddei, manipolazione del suono in tempo reale. De Leo ha incantato il pubblico presente con la sua qualità vocale e le sperimentazioni sonore, che sono ormai la sua firma artistica.

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La Sagra degli spaghetti all’amatriciana.

Contestualmente si è svolta la seconda giornata della Sagra degli spaghetti all’amatriciana, allietata dalla musica popolare. Grande affluenza e voglia di tornare a una quotidianità fatta anche di eventi gioiosi e sereni. «Questi giorni – ha precisato dal palco il sindaco di Amatrice Filippo Palombini – non rappresentano una festa per illuderci che abbiamo superato tutti i problemi, ma per sapere che i problemi che ci sono possiamo superarli».

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