Mondiali di Atletica, L’Aquila spera

L’Aquila candidata da ospitare la 23ª edizione dei Campionati Mondiali Master di Atletica leggera. L’8 settembre la decisione dei delegati.
Stamattina, in contemporanea con la presentazione a Malaga della candidatura dell’Aquila all’Executive Board, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il sindaco Pierluigi Biondi hanno fornito alla stampa una ricognizione sul percorso e presentato la proiezione del video di promozione della candidatura a ospitare i Mondiali di Atletica.Delegati da tutto il mondo dovranno scegliere tra il capoluogo abruzzese, la svedese Goteborg e la finlandese Tampere.
Domani Pietrucci e rappresentanti del Comune raggiungeranno nella città spagnola con Gianni Lolli, presidente del comitato promotore e anima della candidatura, che Pietrucci ha ringraziato per l’impegno e la costanza: «Non ci credeva nessuno. È una grande opportunità, di cui probabilmente non abbiamo ancora compreso appieno la rilevanza. Per noi è già un fattore di orgoglio che l’Italia si presenti a questo importante appuntamento scegliendo la nostra città per rappresentarla. Gianni mi ha trasmesso l’entusiasmo e l’importanza di questa occasione, e mi sono subito attivato per il sostegno della Regione», che ammonta a oltre 300mila euro che andrebbero a finanziare il miglioramento degli impianti.
Se L’Aquila si aggiudicasse l’organizzazione dell’evento, le ricadute per il territorio cittadino e regionale sarebbero enormi: si stima l’arrivo di 10mila atleti che con gli accompagnatori arricchiranno la città e il territorio di oltre 25mila ospiti, provenienti da tutto il mondo: decine e decine di milioni di euro di ricaduta economica. Per Pietrucci in caso di aggiudicazione dell’evento «occorrerà preparare il nostro territorio e le imprese a fare fronte a una tale ricettività, coinvolgendo anche i territori confinanti».
Il sindaco Pierluigi Biondi, da parte sua, ritiene che L’Aquila «debba accettare una sfida di questo genere, che si configurerebbe come una prova molto delicata: già in occasione dei Campionati nazionali universitari del prossimo anno avremo modo di testare le nostre strutture e gli impianti sportivi. Non si tratterebbe solo di organizzare al meglio l’evento in sé e di beneficiare delle sue ricadute economiche dirette, potremmo anche mostrare lo sforzo e i risultati che abbiamo conseguito nella rinascita: potremmo raccontarla, farla conoscere, anche in considerazione del fatto che da qui al 2019 entreremo nel vivo della nostra fase di crescita. È necessario un contributo al ritorno della normalità, cominciare a interrogarci cosa fare e su cosa puntare una volta che saranno esauriti i finanziamenti per la ricostruzione. Gli eventi possono costituire senza dubbio un ambito di crescita e sviluppo».