Scuola, l’esercito dei 36mila

10 settembre 2018 | 10:38
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Scuola, l’esercito dei 36mila

Gli auguri del direttore generale Antonella Tozza a ragazzi e personale delle scuole. Sui banchi scolastici abruzzesi un “esercito” di oltre 170mila studenti.

Oltre 36mila studenti in provincia dell’Aquila, quasi 40mila a Teramo, oltre 45mila a Pescara e più di 51mila a Chieti. In Abruzzo un “esercito” di 173075 studenti è tornato sui banchi di scuola. Gli auguri  per il nuovo anno scolastico da parte del direttore generale USR Abruzzo, Antonella Tozza.

«È trascorso un anno dal mio insediamento alla guida dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo; un periodo intenso durante il quale ho imparato ad amare questa terra con la sua meravigliosa complessità. Sono ancora molte le sfide che la scuola di questo territorio propone e che giorno dopo giorno, ognuno, per le proprie competenze, è pronto ad affrontare con entusiasmo.

A voi cari ragazzi e ragazze porgo il mio più profondo augurio per un proficuo anno scolastico; un pensiero speciale va ai più piccini che per la prima volta entreranno in una classe, ma non meno importante è l’inizio di questo anno scolastico per quegli  alunni che si troveranno al primo anno di un nuovo corso di studi.  A tutti auguro di intraprendere questo nuovo anno con impegno ed entusiasmo e di  essere  protagonisti consapevoli dei propri progetti di vita.

Nuova linfa alle nostre scuole  giungerà da più di 500 nuovi docenti immessi in ruolo a livello regionale: il mio auspicio è che in cattedra non siedano solo insegnanti, ma portatori di sogni. “La scuola deve essere il  “luogo della democrazia” per antonomasia, dove imparare ad esercitare  diritti e doveri, coltivando i valori più alti, primo tra tutti quello della vita e del rispetto reciproco, anche attraverso il ricordo e la conoscenza.

È per questo che penso che in questa giornata sia doveroso per tutti noi ricordare che, nel settembre di  80 anni fa,  la magia del primo giorno di scuola fu negata ai bambini ebrei. Il 5 settembre 1938 fu firmato  il primo provvedimento approvato dal fascismo con il quale si escludevano dalle scuole tutti gli appartenenti alla “razza ebraica” e si aprì  la triste pagina delle leggi razziali.

Fortunatamente oggi, il nostro Paese si pone invece all’avanguardia fra gli altri Stati Europei  nella costruzione di una scuola sempre più inclusiva che offra pari opportunità a tutti, consentendo ad ognuno di raggiungere “la sua parte centrale di sole e dignità”, capace di garantire una reale emancipazione culturale per i nostri studenti in collaborazione con le  famiglie impegnate  nel difficile mestiere di saper sostenere  le passioni ed  i talenti dei loro figli, in un patto di corresponsabilità educativa  dal quale non si  può prescindere.

Siano dunque gli insegnanti agenti di trasformazione e cambiamento attraverso un’azione responsabile, operando in Istituzioni scolastiche sempre più aperte  e capaci di dialogare con l’Europa, raggiungendo un’adeguata dimensione internazionale, così come stanno già  facendo tante scuole,   attraverso l’adesione a  programmi internazionali prestigiosi .

Una delle ulteriori sfide da affrontare nel breve termine è l’attenzione alle piccole scuole poste in località montane, in zone impervie e poco accessibili , attraverso l’attuazione di programmi specifici basati sull’utilizzo di metodologie didattiche innovative e di dotazioni tecnologiche e digitali , capaci di ridurre l’isolamento che le affligge e di consentire un utile e proficuo confronto anche virtuale con altre comunità educative.

Come non  sottolineare, infine ,  il tema, già rammentato  dal ministro Marco Bussetti nelle sue  linee programmatiche, della necessità di interventi  “sulle strutture scolastiche e sulle infrastrutture tecnologiche e di laboratorio. Il nostro Paese, purtroppo, è per le sue caratteristiche morfologiche particolarmente soggetto ad eventi sismici, che hanno segnato con violenza il nostro recente passato e la vita di troppi studenti”. Questo monito appare ancora più pregnante in terra d’Abruzzo, tartassata da più di un sisma, dove ancora sono presenti i disagi e le difficoltà di tanti studenti e docenti , costretti in soluzioni logistiche   provvisorie che rendono più difficile l’esercizio del diritto allo studio.

Esprimo in conclusione una sincera e profonda gratitudine nei confronti di tutti i funzionari e dirigenti degli ambiti territoriali che hanno reso possibile l’avvio di questo anno scolastico e di tutti quegli operatori della scuola abruzzese – Dirigenti scolastici, Docenti e Personale Ata – che con passione quotidianamente lavorano per far sentire gli alunni veri protagonisti del proprio futuro.

Buon anno scolastico!».