Bollette nei CASE, si temono maxibollette

CASE, si temono maxi bollette. Non arrivano i conteggi e i contatori non funzionano.
Da mesi non arrivano bollette nei progetti C.AS.E., la questione è più aperta per mai e rischia di diventare una vera e propria spina nel fianco dell’Amministrazione targata Pierluigi Biondi.
Puntuale, come ogni autunno, ritorna sulla scena politica la “questione bollette“: questa volta è il Consigliere Comunale di opposizione, Lelio De Santis, ad intervenire, nuovamente, sulla questione.
“Le mie precedenti e numerose sollecitazioni sui ritardi e sulle omissioni nella riscossione dei canoni e delle utenze – denuncia Lelio De Santis – sono rimaste inascoltate e, forse, produrranno solo a breve una delibera di Giunta per avviare la riscossione delle utenze, ferme al febbraio 2017. È evidente che questo ritardo nel calcolo del consumo del gas comporterà l’emissione di ‘maxibollette’ di migliaia di euro che, anche se rateizzate, gli inquilini avranno grosse difficoltà a pagare. Avverrà esattamente quello che si verificò con la precedente giunta comunale (della quale lo stesso De Santis fu Assessore al Bilancio ndr) che tardò nell’operazione di emissione delle bollette fino al 2012 e poi furono emesse bollette salate e pesanti per i consumi di gas e per i canoni di affitto, creando serie difficoltà per i pagamenti, nonostante la rateizzazione. Ma ancora più serio – prosegue De Santis – è il problema dell’irrisolta questione della transazione con Banca Sistema, nonostante le dichiarazioni dell’assessore al Bilancio, che aveva annunciato mesi or sono una sua rimodulazione. Ad oggi l’amministrazione comunale è totalmente inadempiente rispetto all’intesa sottoscritta e ha pagato con fondi di bilancio solo 20 delle 32 rate di importo di 273mila euro, l’ultima delle quali risale ad aprile 2018. È altrettanto preoccupante la situazione finanziaria nei confronti del soggetto gestore della fornitura dell’energia e della manutenzione, società Antas, che riscuote un canone di circa 3 milioni l’anno, senza che ci sia l’adeguata copertura dei costi, considerato che il Comune sta incassando dalla riscossione una media mensile di circa 40mila euro.
Bollette, una situazione difficile che il Comune dell’Aquila si trascina da diversi anni
Lo stesso Lelio De Santis, fresco di delega agli alloggi antisismici nel lontano 2013, si fece carico di affrontare la “questione bollette” e accusò il suo predecessore, Alfredo moroni, di “dilettantismo”.
“La riscossione delle utenze – conclude De Santis – è lasciata alla libera volontà degli inquilini e, anche in presenza di acclarate ed ingiustificate morosità, l’Avvocatura comunale non procede con azioni di recupero conseguenti e ferme, fino alla revoca dell’alloggio, con la conseguente convinzione, da parte di tanti “furbetti” che non pagare non crea problemi. Continuano a corrispondere quanto dovuto solo gli onesti e le persone perbene. In passato, per molto meno, la Corte dei Conti si occupò del problema. Ecco perché non posso tacere rispetto a ritardi di azioni amministrative, che mettono in seria difficoltà le casse comunali.”