Lega, su periferie mozione strumentale

“Bando Periferie, progetti e fondi salvi. Dal Pd mozione politica e strumentale”, la replica di Fabrizio Taranta.
«Abbiamo accolto con particolare soddisfazione, ma senza stupore alcuno, la notizia, confermata anche dal presidente dell’Anci Antonio Decaro, relativa alla soluzione prospettata dal governo per il cosidetto “Bando Periferie”. Quindi progetti e fondi tutti salvi». Così Fabrizio Taranta (Noi con Salvini), dopo l’approvazione in Consiglio comunale di una mozione presentata da Stefano Albano e Stefano Palumbo (Pd). «Ricordiamo, per dovere di cronaca, bando pubblicato dal precedente Governo targato Partito Democratico, e al quale ha partecipato anche il comune dell’Aquila (per la riqualificazione di periferie e frazioni) risultando 27esimo, che subito aveva mostrato i suoi limiti, non solo dal punto di vista delle risorse (disponibili solo per metà), ma anche da un punto di vista costituzionale. Limiti non sfuggiti alla Corte che attraverso una sua sentenza ne aveva decretato l’incostituzionalità. Per tutti questi motivi con un emendamento votato in Senato all’interno del Milleproroghe erano stati congelati i fondi al 2020, emendamento votato non solo dalle forze di maggioranza, ma anche dalle opposizioni compreso lo stesso Partito Democratico».
«La questione – prosegue Taranta – è approdata nel Consiglio Comunale, grazie ad una mozione firmata dai consiglieri Palumbo e Albano. Una mozione chiaramente politica e strumentale, che altro obiettivo non aveva se non quello di mettere in imbarazzo le forze di maggioranza. Tentativo evidentemente fallito, anche se alcuni consiglieri che sostengono questa amministrazione non hanno risparmiato critiche al governo, abboccando all’esca lanciata dagli esponenti del Pd. A chi ha tenuto a precisare in una nota che il nostro gruppo consiliare non ha partecipato al voto sulla mozione e “l’atteggiamento defilato del sindaco” ha già risposto il governo, ma non possiamo non sottolineare come la nostra lealtà a questo governo coincide perfettamente con il rispetto e la tutela degli interessi della nostra città. Gli sviluppi di questa vicenda rafforzano ancora di più la nostra convinzione nella bontà della sua azione e di quella dei nostri rappresentanti nelle istituzioni parlamentari. Stupisce che parli di tutela degli interessi della città chi è ancora iscritto al Pd, partito che con anni di malgoverno ha ridotto allo stremo la nostra città e che dopo aver malgovernato ed offeso la nostra Regione la tiene ancora in ostaggio, cercando di impedire con ogni sotterfugio le elezioni anticipate, per dare finalmente un’amministrazione degna di questo nome a tutti gli abruzzesi, preferendo invece mandare in fumo 400 mila euro ogni mese per un Consiglio Regionale già sciolto».