Data regionali, FI occupa l’Aula consiliare

I consiglieri di Forza Italia, Sospiri, Febbo e Gatti occupano l’Aula del Consiglio regionale: “Rimarremo qui finché Lolli non ci dirà che data ha indicato alla presidente della Corte di Appello per le prossime regionali”.
Si è trasformata in una “occupazione difensiva degli interessi degli abruzzesi” – così com’è stata definita per l’occasione – la conferenza stampa presso l’Aula del Consiglio regionale dei consiglieri Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo e Paolo Gatti, che tornano a chiedere a gran voce elezioni subito, quantomeno entro dicembre. Intanto chiesto al presidente vicario Lolli la data che ha indicato alla presidente della Corte di Appello, nell’ultimo incontro. Solo quando Lolli risponderà i tre consiglieri saranno disposti a lasciare l’Aula. Ma se da Lolli arriveranno risposte che contemplino date oltre il 2 dicembre i consiglieri ricorreranno al tribunale amministrativo.
Forza Italia: «Subito al voto per le regionali».
«Un tentativo maldestro di andare alle elezioni a febbraio o marzo, sperando che cambi una situazione politica disastrosa per il Pd», questo per il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, la motivazione del «traccheggiamento» di Lolli sulla data delle elezioni regionali. Per lo stesso Sospiri, la modifica alla legge elettorale recentemente approvata dal Consiglio, non influirebbe sulla data delle elezioni, ma solo sul tempo dato ai candidati di rimuovere le cause di incompatibilità: «Bisogna tornare alla normalità, il Consiglio regionale è stato sciolto il 22 agosto, è impensabile di votare a marzo».
Febbo e i conti della Regione.
«Tra i motivi addotti dal Pd per posticipare le elezioni, – ha sottolineato Febbo – c’è la questione economica, ma è una falsità facilmente smontabile. Con l’approvazione del bilancio 2018, si approva anche quello pluriennale 2018-2020 che prevede al 2019 la voce per le elezioni da 6 milioni e 700mila euro, quindi si tratta solo di fare un’anticipazione di cassa che non necessita di alcun intervento particolarmente complesso. D’altra parte – ha aggiunto il consigliere di Forza Italia – per avere un Consiglio regionale fermo, spendiamo 465mila euro al mese e se si dovesse votare a marzo si manderebbero in fumo quasi 3 milioni di euro».
Gatti: «Gli abruzzesi hanno bisogno di una Regione normale, che lavori».
«Hanno iniziato la legislatura parlando di “Regione veloce” e non sono nemmeno in grado di indicare la data delle elezioni». Così Paolo Gatti, che ha aggiunto: «Abbiamo il massimo rispetto delle istituzioni, ma anche di quella comunità che ha bisogno di una Regione normale, che lavori, non di un Consiglio fermo e una Giunta che può operare solo sull’ordinario. Il lungo periodo è iniziato a gennaio dell’anno scorso, con la pubblicazione delle liste elettorali, D’Alfonso si è prima candidato e poi è diventato un presidente part time, fino alle dimissioni di agosto, quando è stato anche sciolto il consiglio, non possiamo rimanere fermi per altri sei mesi».