Ponte Belvedere, sicurezza e futuro

19 settembre 2018 | 15:43
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Ponte Belvedere, sicurezza e futuro

Sicurezza e futuro del Ponte Belvedere protagonisti questa mattina della II Commissione in Comune. Tra le ipotesi anche una riqualificazione che vedrebbe il Ponte trasformato in una vera e propria opera d’arte. Di Benedetto: “La progettazione c’è, non bisogna inventare nulla di nuovo”.

Commissione Territorio ricca di proposte, quella tenutasi questa mattina in Comune, con l’idea di un maestoso progetto architettonico per il Ponte Belvedere lanciata dal Presidente Raffaele Daniele e con le accuse dell’ex candidato sindaco per il centro sinistra Americo Di Benedetto, che ha sottolineato la necessità di risparmiare tempo e denaro pubblico.

Alla presenza dei Consiglieri Comunali e del Commissario Ater Pappalepore, il Vicesindaco Guido Liris  ha spiegato come, all’indomani del crollo del Ponte Morandi a Genova, il Ministero abbia richiesto a tutti i Comuni di verificare la stabilità dei propri ponti e di quantificare le eventuali spese per la messa in sicurezza, precisando che il Comune dell’Aquila si è attivato immediatamente per controllare la sicurezza delle proprie infrastrutture, arrivando oggi in Commissione a parlare di una delle arterie principali della viabilità del Centro Storico: il Ponte Belvedere.

Ambizioso progetto, ma due anni di attesa

Tante le proposte messe sul tavolo della discussione, dall’abbattimento del condominio ater sottostante per sostituirlo con un parcheggio, fino alla trasformazione del ponte in “totem” cittadino, così come proposto dal Presidente Daniele.

Una riqualificazione che vedrebbe il Ponte Belvedere al centro di una progettazione internazionale, per trasformarlo in una vera e propria opera d’arte.

Intervistato dal Capoluogo, ci spiega che: «Compatibilmente con quelli che sono gli iter già avanzati dalla passata e dall’attuale amministrazione, sarebbe interessante rivalutare la figura del Ponte Belvedere e trasformarlo in un vero e proprio attrattore cittadino, come è successo già a Bilbao con il museo Guggenheim, a Barcellona con la Sagrada Familia e a Parigi con la Torre Eiffel. Spesso le grandi opere architettoniche diventano un volano per l’economia locale e per questo io pensavo ad un ponte progettato, magari, da Calatrava, che ha già dato vita ad altre opere maestose come il Ponte del Mare a Pescara. E’ vero che amministrativamente parlando l’iter è già in atto e bisognerebbe sacrificare qualche altro anno, ma nulla impedirebbe una modifica progettuale qualora la città intera fosse d’accordo a costruire un’opera maestosa, che modifichi lo skyline aquilano.”

A riportare la discussione sul piano amministrativo è stato invece l’ex candidato sindaco del Centro-Sinistra Americo Di Benedetto, da poco fuoriuscito dal Pd ed entrato nella lista civica de Il Passo Possibile:

«La Giunta Biondi ha già approvato la Delibera che assegna l’incarico di progettazione esecutiva allo stesso ingegnere che, giustamente, aveva segnalato la necessità di utilizzare l’acciaio per il Ponte. Non possiamo tornare a parlare di abbattimento dell’immobile sottostante il Ponte Belvedere per trasformare quell’area in parcheggio. Ad un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Biondi non abbiamo ancora una progettazione territoriale che guardi al di là di semplici interventi “a singhiozzo” e se si dovesse procedere con l’ipotesi del parcheggio ci potremmo ritrovare a dover affrontare anche i proprietari degli appartamenti all’interno del condominio, che sicuramente chiederebbero un indennizzo. La progettazione c’è, non bisogna inventare nulla di nuovo. Gli iter amministrativi per la ricostruzione del Ponte Belvedere sono già avviati, rimodularli significherebbe sacrificare quanto già speso per la progettazione.»