Carica all’Emiciclo, mischia a sinistra





La carica della sinistra di consiglieri e assessori che si candideranno alle prossime elezioni regionali.
Il 10 febbraio 2018 mette in cassaforte la candidatura a sinistra del vice Presidente del Csm Giovanni Legnini, che avrà tutto il tempo di far scadere il suo mandato al Csm a fine ottobre, prendersi un mesetto di basso profilo comunicativo, per poi lanciarsi alla conquista della Regione Abruzzo.
Sperando di arrivare almeno secondo.
I movimenti del Pd aquilano
Si scaldano i motori anche nella sinistra aquilana dove i dem, divisi e demotivati , cercano di rimettere insieme i cocci per tentare di eleggere almeno un consigliere regionale , nell’unico segno vincente della discontinuità.
Con le percentuali al minimo storico, il Pd aquilano ha due battaglie da vincere: quella con la Marsica, numericamente in vantaggio e quella tutta interna, segnata da correnti e rancori per la sconfitta alle amministrative aquilane dello scorso Giugno.
Il Pd aquilano è passato, in poco più di un anno, dall’avere sindaco, giunta e maggioranza di consiglio dem, alla triste condizione odierna.
Partiti da 5 Consiglieri Comunali in opposizione, sono rimasti ormai solo in due, il Capogruppo Palumbo ed il Segretario Albano.
I transfughi Di Benedetto (candidato sindaco a sinistra), Iorio (ex assessore per la giunta Cialente) e Nardantonio, che sembravano essere legati a doppio filo con il Partito Democratico, non ci hanno pensato nemmeno troppo a salutare tutti e a correre nella civica di Paolo Romano e di Elia Serpetti. Una mossa che profuma squisitamente di elezioni regionali
L’Aquila VS Marsica
La Marsica può contare su un bacino di 120mila elettori, contro i 60mila aquilani, e i Marsicani da sempre riescono a trovare una sponda più facile nella valle Peligna più facilmente che gli aquilani.
Qualora la Marsica trovasse la quadra con una candidatura unitaria, chiunque si candidi con il Pd nel Capoluogo sarebbe in forte difficoltà.
Già nel 2012 si era presentata questa netta opposizione di territori tra Peppe di Pangrazio (Marsica) e Pierpaolo Pietrucci (L’Aquila), che aveva dovuto contare sull’appoggio di tutti per poter battere lo spettro dei due fratelli marsicani Di Pangrazio.
Dal punto di vista personale, i due candidati forti aquilani, PierpaoloPietrucci e Americo Di Benedetto, sono ormai debolissimi.
Americo di Benedetto ha lasciato il gruppo del Pd in Consiglio Comunale, dopo una feroce discussione con la dirigenza del partito. Mossa che difficilmente fa presagire un risultato immediato in termini elettorali e che potrebbe portare l’ex candidato sindaco dem all’interno di una civica a supporto di Legnini .
Il presidente del Consiglio Regionale, inoltre, sarebbe per Statuto incandidabile avendo già svolto due mandati e, quindi, per potersi ricandidare avrebbe bisogno di chiedere una deroga al Partito.
In città si mormora di un Pierpaolo Pietrucci in difficoltà ma che, agguerrito come sempre, ha già iniziato la sua campagna elettorale, con la speranza di riuscire a fare il primo della lista. Altrimenti, tutti a casa e avanti il prossimo…sempre che non ci sia, da come si sente bisbigliare nei corridoi della politica che conta, qualcuno pronto a chiedere la sua testa in nome di un cambio generazionale che non è riuscito a rappresentare come i giovani Democrat avrebbero voluto.
Le Civiche a sinistra
Americo di Benedetto, come già sottolineato, dovrebbe, quindi, candidarsi in una lista civica a sostegno di Legnini.
Lorenzo Berardinetti, altro nome forte marsicano, dovrebbe ripetere l’esperienza civica che lo aveva portato, prima, sugli scranni regionali con 2500 voti e poi in giunta al fianco di D’Alfonso. Il seggio di Berardinetti era scattato con il supporto dei due ex sindaci rispettivamente di Rocca di Mezzo e di Montereale
Emilio Nusca e Lucia Pandolfi.